Difficoltà: escursionisti esperti

Le costruzioni trecentesche di Prariond di Valgrisenche

Da Rocher di Valgrisenche

VERSIONE INVERNALE

MAPPA OSM: RAPIDA DINAMICA

MAPPA REFUGES.INFO: RAPIDA DINAMICA

MAPPA DI GOOGLE TRACCIA GPS (.GPX)

partenza: 1900 m circa
arrivo: 2040 m circa
dislivello in salita: 150 m circa

andata: 0h30 circa
ritorno: 0h20 circa
totale: 0h50 circa

Segnavia: assente

Tratti difficili: sì
Tratti esposti: sì
Ombra: no

pericolo caduta massi: no

Periodo consigliato: primavera, autunno.

Da vedere: il panorama sulla diga di Valgrisenche, i fabbricati basso medioevali di Prariond.

Itinerari collegati: Via ferrata di Valgrisenche, il rifugio degli Angeli.

Uscita autostradale Aosta Ovest
Distanza dal casello autostradale: 29 km circa
Avvicinamento in auto dal casello autostradale: 0h40'

Distanza progressiva Tempo Indicazioni Lunghezza tratto
0.000 km 0h00' Dall'uscita autostradale di Aosta Ovest si gira a sinistra per Aosta Sarre SS 26 0.400 km
0.400 km - Al semaforo si gira a sinistra e ci si immette sulla statale 26 in direzione Piccolo San Bernardo Courmayeur 8.600 km
9.000 km 0h10' Alla rotonda si seguono le indicazioni per Valgrisenche, dopo l'abitato si prosegue per Bonne 16.900 km
25.900 km 0h33' Si gira a sinistra per la diga 0.800 km
26.700 km 0h35' Si passa sul coronamento della diga, si prosegue sulla destra orografica del lago e dopo la galleria si prende a sinistra per Rocher dove si lascia l'auto.
OPPURE
se la strada fosse chiusa per lavori, si torna indietro fino a Bonne e seguendo le indicazione per Surrier, Uselliéres e Rocher si allunga il percorso in auto di una decina di km (un quarto d'ora di auto).
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Villaggio di Prariond dal Rifugio degli Angeli - Valgrisenche
Villaggio di Prariond visto dal
Rifugio degli Angeli - Valgrisenche

Campanile della cappella di Rocher - Valgrisenche
Cappella di Rocher

La cappella di Prariond
Cappella di Prariond

Introduzione

Questa breve escursione porta al villaggio di Prariond dove si trovano due fabbricati in legno costruiti nel XIV secolo.

La datazione è stata affettuata analizzando i tronchi utilizzati. Vennero abbattuti nel 1329 quelli del rascard inferiore e nel 1354 quelli del rascard superiore; grazie alla cura costante dei nostri avi queste costruzioni hanno superato quasi indenni il passare dei secoli fino a quando è stata tolta la copertura in pietra dei tetti lasciando esposte alle intemperie le vecchie travi.

Secoli di storia, la fatica e il sudore di generazioni di montanari sono racchiuse tra queste tavole, è scoraggiante vedere queste costruzioni marcire sotto la pioggia a causa del disinteresse di chi le ha ricevute in eredità e del'amministrazione pubblica che dovrebbe tutelarle.

Descrizione

Alpe Prariond di Valgrisenche
Alpe Prariond

Grenier del 1354 all'alpe Prariond
Costruzione del 1354
in inverno

Dopo aver lasciato l'auto dove finisce la strada, proprio di fronte ad un piccolo grenier nel villaggio di Rocher, si attraversano le poche case e passando a fianco della chiesetta si risale il ripido pendio seguendo il sentiero sostenuto da muri a secco che porta a Prariond.

Curiosamente non vi sono i segnavia della sentieristica, ed è per questo motivo che questo itinerario è riservato agli escursionisti esperti. Per fortuna non vi sono altre difficoltà altre al pericolo di perdere il sentiero, un pericolo abbastanza remoto perché in pratica è sufficiente salire i ripidi pascoli dietro al villaggio di Rocher ed in breve si arriva in vista del villaggio di Prariond.

Nella prima metà dell'escursione si cammina su di un sentiero ben delimitato dai muri a secco, poi non appena si giunge nei pressi di una costruzione dell'acquedotto infossata nel terreno, occorre attraversare una zona umida e proseguire tra i pascoli verso le costruzioni di Prariond.

In questo minuscolo villaggio, censito in catasto al foglio 21 del comune di Valgrisenche e composto da due edifici rurali in buone condizioni di manutenzione ed alcuni ridotti a rudere, sono ancora visibili due edifici lignei che sono tra i più vecchi dell'intera Valle d'Aosta: furono costruiti nel basso medio evo, quando la lingua ufficiale in Valle d'Aosta era ancora il latino.

Nello stesso villaggio di trova anche un grenier cinquecentesco che nel 2007 era ancora sostanzialmente integro ed ora è ridotto a poco più di un rudere con il tetto completamente collassato.

Grange di Prariond del 1354 particolare della numerazione dei travi
Particolare della
numerazione dei travi

Grenier del 1354 all'alpe Prariond, sullo sfondo la Forcla du Bré
Costruzione del 1354
in inverno

Grenier del 1508 all'alpe Prariond di Valgrisenche
Grenier del 1508
(Foto novembre 2009)

Negli anni in cui vennero edificate queste antiche costruzioni gli alberi giganteschi della foresta monumentale delle Brenve d'Arollaz che dista pochi chilometri non erano ancora nati e il castello di Verres sarebbe sorto un cinquantina d'anni più tardi.

Insistono sui mappali 56, 61 e 62. Il fabbricato in migliori condizioni è a monte del villaggio, a circa 2035 metri di quota, la struttura regge ancora malgrado alcuni cedimenti nella parte a monte del fabbricato. La copertura in lose è stata asportata nel 2007 e i vecchi travi tagliati nel 1354, 650 anni fa, non resisteranno a lungo sotto la pioggia e la neve. Nella parte interna è ancora visibile la numerazione delle tavole eseguita per consentire lo smontaggio ed il rimontaggio del fabbricato.

La costruzione più antica si trova sotto la grande casa ora ridotta a rudere, a circa 2020 metri di quota, arrivando si individua a fatica perché è nascosta da un piccolo grenier del 1508 in precario equilibrio, anch'esso scoperchiato. I tronchi per la sua costruzione vennero tagliati tra il 1324 e il 1329, purtroppo il tetto è collassato e senza un intervento urgente di restauro i nostri nipoti difficilmente vedranno questo edificio che venne costruito con tanta fatica dei nostri avi.

Bocca del forno per il pane all'alpe Prariond
Forno per il pane all'alpe Prariond

Cappa del forno per il pane all'alpe Prariond
Dettaglio della cappa, forno
per il pane all'alpe Prariond

Grenier del 1508 all'alpe Prariond di Valgrisenche
Grenier del 1508
(Foto dicembre 2007)

A valle del grande rudere si intravede la bocca del forno dove si cuoceva il pane, sotto i travi crollati, la cappa è formata da una lastra in pietra sorretta da due mensole ed è molto simile alle due cappe gemelle che si trovano all'interno dell'alpeggio Kredemi (Credemi) di sopra nella valle di Gressoney.

Per capire quanto sia veloce il degrado dei fabbricati in legno se si trascura l'ordinaria manutenzione basta guardare la foto a pag. 126 del testo di Claudine Remacle citato in bibliografia dove si vede la parte inferiore inferiore dell'alpe Prariond con i tetti ancora in buono stato.

I nostri nonni e i nonni dei nostri nonni ne hanno avuto cura con grandi sacrifici e per secoli, permettendogli di superare indenni le grandi pestilenze, dalla peste nera del 1348 alla peste del 1630 che uccise circa la metà della popolazione valdostana e le invasioni francesi del XVII e XVIII secolo. In questi anni, nella regione più ricca d'Italia, le costruzioni medioevali, le reliquie dei nostri vecchi continuano a marcire sotto la pioggia.

Curiosità

Il toponimo di Prariod nacque, secondo una leggenda della Valgrisenche, dalle esclamazioni di due pastori francesi scesi dal Col du Mont all'inseguimento di un toro fuggito dalla mandria. Nella pagina dedicata alle curiosità e stranezze valdostane si trova un riassunto in lingua italiana del racconto raccolto da Alexis Bétemps.

Particolare della porta del grenier inferiore all'alpe Prariond
Porta del grenier inferiore

Grenier del 1329 all'alpe Prariond
Costruzione del 1329

Secondo il paleoclimatologo e dendrologo Mike Baillie la peste nera del 1348 dovette buona parte della sua virulenza alla caduta di un asteroide o di una cometa di cui resta traccia negli anelli di crescita degli alberi nati non solo in Europa ma anche in Sudamerica e in Australia.

Tutto Scienze de La Stampa del 12.03.2008.

Suggerimenti

A poche centinaia di metri a monte dall'Alpe Prariond passa il tracciato dell'altavia 2. Proseguendo lungo questo sentiero comodo e ben tracciato si arriva in un'oretta di cammino al Rifugio Chalet de l'Ep´e dove si può gustare una delle migliori polente della Valle D'Aosta.

Bibliografia:

Luca Zavatta, Le valli del Gran Paradiso e la Valgrisenche, L’Escursionista Editore, Rimini 2003
Claudine Remacle, Vallée d'Aoste une vallée, des paysages, Ed. Umberto Allemandi, Torino 2002
Ivo Lavoyer, Cenni storici ed effemeridi sulla Valgrisenche, Tipo-Offset Musumeci, Aosta, novembre 1977, foto di Prariond alle pagg. 38, 54, 82

Cartografia:

L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 3 Valgrisenche Val di Rêmes – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 3 Il parco Nazionale del Gran Paradiso – scala 1:50.000

PAGINA DEL 9.01.2008
ULTIMO AGGIORNAMENTO 25.05.2012

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