Difficoltà: escursionisti esperti

Passeggiata da Lillaz alla finestra di Fiernaz

Dal piazzale del villaggio di Lillaz di Antey

MAPPA OSM: RAPIDA DINAMICA

MAPPA REFUGES.INFO: RAPIDA DINAMICA

MAPPA DI GOOGLE TRACCIA GPS (.GPX)

partenza: 1050 m circa
arrivo: 1350 m circa
dislivello in salita: 300 m circa

andata: 0h50
ritorno: 0h35
totale: 1h25

Segnavia: assente, ogni tanto si vedono dei baffi di vernice rossa.

Tratti difficili: sì.
Tratti esposti: sì.

Ombra: sì.

pericolo caduta massi: sì.

Periodo consigliato: primavera e tardo autunno.

Da vedere:
il rascard di Tsampas, l'entrata del canale di carico in galleria della centrale di Covalou.

Itinerari collegati:
Presa del Petit Monde, Sifone di Herin, Ru dou Pan Perdu di Antey.

Parcheggio della frazione Lillaz di Antey-Saint-André
Parcheggio della frazione Lillaz

Passeggiata all'ombra dei noccioli
Passeggiata all'ombra dei noccioli

Inizio strada Lillaz Fiernaz
Inizio strada Lillaz Fiernaz

Introduzione

Questa passeggiata riservata agli escursionisti esperti porta dal piazzale di Lillaz fino all'entrata del canale sotterraneo che alimenta la centrale idroelettrica di Covalou.

È il logico proseguimento dell'itinerario che parte dalla presa del Petit Monde e scende fino al torrente Marmore.

I due itinerari permettono di osservare le opere idrauliche che costituiscono il sifone di Fiernaz, una condotta in pressione che parte dall'opera di presa sul torrente Petit Monde, attraversa il torrente Marmore poche decine di metri a valle della galleria paramassi di Fiernaz, risale il versante soleggiato ai piedi dell'alpe Meriou fino a gettarsi nel canale interrato che parte dal lago di Maen e finisce nella vasca di carico della centrale di Covalou.

Descrizione

Dal parcheggio dove si lascia l'auto si prosegue lungo la strada asfaltata in direzione del Cervino fino ad oltrapassare le ultime case del villaggio. Dove finisce l'asfalto si continua lungo la strada agricola che passa in mezzo a due grossi sassi. Poco prima una cartello stradale avverte, con involontario senso dell'umorismo visto che si trova ai piedi di una paleofrana, del pericolo di caduta massi.

In pochi minuti si raggiunge la confluenza con il sentiero che porta all'Area Sportiva di Antey dove inizia la parte più suggestiva dell'itinerario: una lunga passeggiata coperta dalle fronde dei noccioli.

Palina e inizio sentiero per la finestra di Fiernaz
Inizio sentiero per la finestra di Fiernaz

Inizio sentiero per la finestra di Fiernaz al limitare del bosco
Inizio sentiero al limitare del bosco

Alveo ruscello
Alveo ruscello

Sembra quasi di trovarsi all'interno di una delle gallerie che i signori seicenteschi fecero costruire nei loro castelli per il passeggio al riparo delle avversità atmosferiche.

Arrivati al ponte in legno sul torrente Marmore attenzione a non attraversarlo perché in corrispondenza della palina in legno che sostiene la mappa del sentiero occorre salire tra i prati per pochi minuti tenendosi alla destra di una striscia di giovani frassini. Non vi sono indicazioni di sorta. Tutto è nelle mani del vostro senso dell'orientamento.

Al limitare del bosco la traccia diventa più visibile, sul tronco dei giovani frassini, sulla sinistra, compaiono i primi bolli di vernice rossa. Poco più avanti la traccia piega a sinistra e scompare nell'alveo di un torrentello quasi sempre in secca. Si risale avventurosamente il suo letto per circa 5 minuti, prestando attenzione a non scivolare sulle pietre mantenute umide dall'ombra fitta del bosco fino ad incontrare una traccia che esce dall'alveo sulla sinistra ed immette nel vecchio sentiero.

La parte avventurosa della passeggiata è finita. Se siete riusciti ad arrivare fino qui siete dotati di un ottimo senso dell'orientamento. Ora non resta che proseguire lungo il viottolo che porta al rascard di Tsanpas attraversando numerosi terrazzamenti ora invasi dal bosco: questi muri a secco sono il segno che anticamente questa era una zona coltivata, soprattutto a cereali.

Si prende rapidamente quota con alcuni tornanti fino a raggiungere, dopo essere usciti dal bosco, il muro a secco che contiene la condotta del sifone di Fiernaz. Al bivio successivo si prosegue sulla destra sul sentiero che sale e passando ai piedi di un traliccio si arriva al rascard scoperchiato di Tsanpas, proprio quello che si vede distintamente dal ponte di Fiernaz isolato su di un poggio e circondato da prati incolti.

Rascard scoperchiato a Tsampas di Antey-Saint-André
Rascard di Tsampas

Tronco del ginepro monumentale e sedia scolpita sul sentiero per la finestra di Fiernaz
Ginepro monumentale e sedia scolpita

Il sentiero sale tra i pascoli alle sue spalle, sul bordo del bosco, i primi minuti di marcia sono i più difficili perchè non si riesce ad individuare il sentiero nascosto dall'erba poi la traccia appare sempre più definita e quando si raggiunge il ginepro monumentale non vi sono più problemi di orientamento.

Il grande ginepro ha un diametro alla base di quasi 20 centimetri, ai suoi piedi è stata ricavata una piccola sedia dal tronco secco di pino.

Dai sole caldo dei pascoli abbandonati esposti a sud si passa all'ombra piacevole della macchia, si raggiunge una stalla diroccata alle cui alle spalle si nota il muro che contiene la condotta.

Si risale il pendio con numerosi tornanti, all'ombra di alcuni alberi radi fino ad arrivare all'entrata della galleria semiostruita da una frana, dove si gettano le acque captate dal torrente Petit-Monde, posto sul versante opposto della Valtournenche.

Poseguendo lungo il sentiero che sale sulla sinistra si arriva in pochi minuti al basamento delle baracche utilizzate nella costruzione del canale in galleria.

Da questa piccola terrazza si gode di un incantevole panorama: verso ovest si vede il Mont Meabé, alla sua destra, sospesa tra la montagna ed il cielo la cappella di Gillarey, che a questa distanza non è nulla più di un puntino bianco incastonato tra le rocce rossastre e l'azzurro del cielo, ancora a destra il Mont Pancherot con la caratteristica punta a baffo e poi la piramide inconfondibile del Cervino che chiude la valle a Nord.

Entrata della finestra di Fiernaz
Entrata della finestra di Fiernaz

Interno della galleria del sifone di Fiernaz
Interno della galleria del sifone di Fiernaz

Muri di fondazione delle baracche SIM (1926)
Muri di fondazione delle baracche SIM

Curiosità

I lavori della centrale idroelettrica di Covalou, entrata in servizio nel 1926, furono iniziati nel 1923 dalla società E. Breda per conto della Società Idroelettrica Marmore.

La centrale sfrutta un bacino imbrifero di quasi 150 km quadrati e nelle sue condotte passano a pieno carico 10 metri cubi al secondo. Il canale sotteraneo porta l'acqua utilizzata dalla centrale di Maen a cui si aggiungono le derivazioni dai torrenti Marmore, Chamois e Souverou, la presa del Torrente Petit-Monde che attraversa la vallata con il sifone di Fiernaz, la presa sul torrente Antey e quella sul torrente Promiod.

Il canale termina alla vasca di carico in galleria di Promiod, che ha un volume pari a quello di una dozzina di villette unifamigliari, da cui partono le condotte forzate che con un salto di più di 500 metri raggiungono la centrale.

Bibliografia:

Luca Zavatta, Le valli del Cervino, L’Escursionista Editore, Rimini 2005, pag. 175

Ponte del sifone di Fiernaz sul torrente Marmore
Ponte del sifone di Fiernaz
sul torrente Marmore

Cartografia:

L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 7 – Valtournenche Monte Cervino Val d'Ayas ovest – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 5 – Cervino–Matterhorn e Monte Rosa – scala 1:50.000
Comunità Montana Monte Cervino – Foglio 2 media valle – scala 1:25.000

PAGINA DEL 4.08.2012

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