Difficoltà: escursionisti esperti

Sifone di Herin

Dalla strada regionale per La Magdeleine

MAPPA OSM: RAPIDA DINAMICA

MAPPA REFUGES.INFO: RAPIDA DINAMICA

MAPPA DI GOOGLE TRACCIA GPS (.GPX)

partenza: 1190 m
arrivo: 1300 m
dislivello in salita: 100 m circa

andata: 0h45
ritorno: 0h30
totale: 1h15

Segnavia: assente

Tratti difficili: no
Tratti esposti: si

Ombra: si

pericolo caduta massi: si

Periodo consigliato:
tutto l'anno fino alla terrazza sud
tardo autunno e primavera per la terrazza nord

Da vedere:
l’enorme tubo in ferro della condotta,
le costruzioni accessorie.

Accesso al punto di partenza:

Uscita autostradale Châtillon St. Vincent-> Cervinia -> Antey-Saint-André -> La Magdeleine
Distanza dal casello autostradale: 11.7 km
Avvicinamento in auto dal casello autostradale: 25 minuti

Piazzale

Introduzione

La prima parte di questa breve passeggiata porta in meno di 10 minuti al base del sifone, l’enorme tubo in acciaio di più di 2.50 metri di diametro che collega i due tratti del canale in galleria che da Maen porta alle condotte forzate della Centrale di Covalou. Chi lo desidera, senza farsi spaventare dal primo tratto breve ma decisamente ripido, può salire lungo il sentiero che porta alla terrazza sud del sifone e poi da questa proseguire con alcuni leggeri saliscendi fino al torrente Antey e percorrendo l’altro versante della valle raggiungere la terrazza nord.

Avvicinamento

Dall'uscita autostradale di Châtillon-St.Vincent si seguono le indicazioni per Cervinia fino a raggiungere, dopo circa 10 km, il comune di Antey.

Dopo l’ampio piazzale che ospita lo chalet dell’ufficio informazioni turistiche si imbocca la strada regionale n° 8 di La Magdeleine e dopo 1.9 km, poco prima del secondo tornante che si incontra dopo l’abitato di Antey, si parcheggia l’auto in una piccola piazzola sulla destra.

Scarico di fondo

Descrizione

Lasciata l'auto si prosegue per pochi metri fino a raggiungere l’inizio del comodo sentiero che si immerge nel bosco proprio dall’altezza del tornante e ci si dirige in piano verso l’interno della gola. In pochi minuti si raggiunge la pista forestale che con modesta pendenza porta prima allo scarico di fondo del sifone e subito dopo alla casetta di comando e alla base dell’enorme conduttura.

Proprio a fianco della casetta, a destra arrivando, parte il sentiero che porta alla terrazza sud. Dopo aver superato il primo tratto, particolarmente ripido ma che dura in tutto una decina di minuti, si percorre il bosco misto con delle ampie curve, salendo gradualmente tra splendidi tappeti di muschio smossi qua e là le dai cinghiali in cerca di cibo e cosparsi dai coni degli abeti rosicchiati dagli scoiattoli. Dopo aver superato la piccola pietraia formata dai detriti estratti della galleria il sentiero prosegue in piano fino raggiungere la terrazza dove l’enorme tubazione termina gettandosi nel canale in galleria.

Comando dello scarico di fondo

Dall’altra parte della valle si osserva l’inizio del sifone che precipita per un centinaio di metri fino in fondo alla valle e seguendo con gli occhi il cavo che collega le due gallerie si coglie un bello scorcio del villaggio di Herin, adagiato con le sue case in pietra e i suoi numerosi rascard sul poggio che domina la terrazza nord.

Particolare della condotta

Si prosegue lungo il sentiero, movimentato da alcuni brevi saliscendi, che taglia il ripido versante dirigendosi praticamente in piano verso l’alveo del torrente Antey. Lungo il percorso si incontra un valloncello che occorre attraversare con un poco di agilità e poco più avanti il silenzio è rotto dal mormorio dell’acqua di alcuni ruscelletti che scendono a cascata su un tappeto di muschio.

Dopo aver superato senza difficoltà l’alveo del torrente ridotto a poco più di un rigagnolo a causa dei prelievi per uso idroelettrico, si passa sulla destra orografica del vallone dove grazie all’esposizione più favorevole pur mantenendo la stessa quota il bosco di conifere lascia il posto a quello di latifoglie. Camminando all’ombra quieta di frassini e ontani punteggiata qua e la da alcuni larici si raggiunge in breve la terrazza nord dove in un piccolo pianoro erboso termina il sentiero.

Durante il ritorno, poco prima del torrente Antey, è ben visibile a monte del sentiero una curiosità botanica testimone di un vecchio cedimento del pendio. Si tratta di un pino di circa 60 cm di diametro che si presenta inclinato come la torre di Pisa fino a una certa altezza per poi raddrizzarsi improvvisamente. La stranezza si spiega con una piccola frana che ha interessato il piede dell’albero inclinandolo a monte, una volta assestato il terreno la pianta ha superato il trauma, ha emesso nuove radici e continuato la sua crescita in verticale raggiungendo con una curiosa forma ad arco le sue attuali discrete dimensioni.

Terrazza sud

Curiosità

Nel sifone di Herin sono convogliate le acque che cadono nel bacino imbrifero di quasi 150 km quadrati che alimenta la centrale di Covalou, nella grande tubazione d’acciaio possono passare fino a 10 metri cubi d’acqua al secondo, che equivalgono a un bicchier d’acqua per ogni abitante della Valle d’Aosta.

Nello stesso tempo che si impiega a percorrere questo itinerario di buon passo, circa un’oretta, nella tubazione a pieno carico potrebbe passare tutta l’acqua potabile consumata in un giorno in Valle d’Aosta.

Pino inclinato

Bibliografia:

Rocco R. Acqua per tutti, in Environnement n° 22, Castrocielo, marzo 2003
Viola L., Antey Saint André dalle origini ad oggi, Torino 1994

Terrazza nord

Cartografia:

L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 7 – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 5 – scala 1:50.000
Comunità Montana Monte Cervino - Foglio 2 - 1:25.000

Note:

Fino alla terrazza sud il sentiero è regolarmente manutenuto dalla Compagnia Valdostana delle Acque mentre il tratto che lo congiunge alla terrazza nord è praticamente abbandonato. Il guado del torrente Antey è reso difficile dalla vegetazione che in estate chiude il sentiero per una ventina di metri.

PAGINA DEL 2006
ULTIMO AGGIORNAMENTO 7.08.2012

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