Difficoltà: escursionistica

Passeggiata sulla neve al villaggio di Ronginé (Rounginé) 1353 m

Dalla frazione Frastellé di Fontainemore 1154 m circa

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partenza: 1154 m
arrivo: 1353 m
dislivello: 200 m circa

andata: 0h40
ritorno: 0h30
totale: 1h10

Segnavia: 1A

Tratti difficili: sì.
Tratti esposti: no.
Ombra: poca.

pericolo caduta massi: no.

Periodo consigliato:
invernale.

Da vedere:
i fabbricati lignei di Ceva e Bibion,
la fontana di Rounginé.

Itinerari collegati:
il villaggio di Saroun,
la cappella di San Grato,
il villaggio di Lion.

Attenzione: in questo itinerario vi sono dei toponimi equivalenti.

Accesso al punto di partenza:

Uscita autostradale: Pont Saint Martin
Distanza dal casello autostradale: 15.500 km
Avvicinamento in auto dal casello autostradale: 0h20'

Distanza progressiva Tempo Indicazioni Lunghezza tratto
0.000 km 0h00 Dall'uscita autostradale di Pont Saint Martin ci si immette sulla statale 26 in direzione di Torino 0.700 km
0.700 km - alla rotonda si prende per la valle di Gressoney 0.500 km
1.200 km 0h02' A destra sulla strada regionale 44 della valle del Lys per Gressoney 11.000 km
12.200 km 0h17' Dopo Fontainemore si gira a sinistra per Core Pariassa e Borney 1.600 km
13.800 km - A sinistra per Deles e Foy 1.700 km
15.500 km 0h20' Si parcheggia sulla sinistra sul bordo della strada asfaltata, poco prima dell'inizio del sentiero. -

Parcheggio a bordo strada a Frastellé
Parcheggio a bordo strada

Sportello della vasca dell'acquedotto
Sportello della vasca dell'acquedotto

Inizio del sentiero per Rouginé e Saroun
Inizio del sentiero per Rouginé e Saroun

Introduzione

Questa passeggiata porta al villaggio di Rouginé, una frazione isolata di Fontainemore con il centro storico in pessime condizioni: le case più antiche hanno quasi tutte il tetto crollato.

Si consiglia la visita di questo villaggio per osservare tre particolari architettonici interessanti: la porta decorata che si trova all'inizio della frazione, l'architrave datato che si incontra poco dopo e la fontana scavata in una masso che si trova all'altra estremità del paese.

Lungo il sentiero che porta a Rouginé si incontrano due edifici in legno che ricordano gli stadel del vallone di San Grato, se ne intuisce la fattura arcaica a causa dell'asse che attraversa i tronchi che reggono il colmo: una soluzione usata molto tempo fa per irrigidire la struttura in legno.

Stadel di Ceva
Stadel di Ceva

Particolare del fungo di sostegno
Particolare del fungo
di sostegno

Fienile dello stadel di Ceva
Fienile dello stadel di Ceva
con colonna di sostegno

Descrizione

Dopo aver parcheggiato l'auto ci si avvia lungo il sentiero seguendo i bolli gialli del segnavia 1A. Proprio all'inizio della salita, sul bordo della strada, fa bella mostra di sé una vasca da bagno utilizzata come fontanile, monumento alla parsimònia contadina e al cattivo gusto. Fortunatamente poco più avanti, da un muro in pietra, occhieggia un bello sportello in legno tempestato di borchie che chiude l'accesso ad una vasca dell'acquedotto.

A poca distanza si intravede tra gli alberi, sulla destra, proprio dietro ad una grosso castagno, il primo fabbricato rurale in legno che si incontra lungo questo itinerario. È ancora in discrete condizioni anche se non viene più utilizzato, i suoi muri cominciano a inclinarsi e perdere la verticalità, senza un intervento di restauro sulla copertura non è possibile escludere il suo prossimo crollo.

Nel piano seminterrato trovava posto la stalla coperta da un solaio ligneo, la struttura fuori terra realizzata completamente in legno poggia su nove funghi di sostegno. La prima fila di funghi verso monte ha il fusto realizzato in pietra lavorata, come avviene sovente nella valle di Gressoney, gli altri sei funghi di sostegno hanno il cappello in pietra e il gambo in legno.

All'interno del fabbricato si notano due particolari architettonici curiosi: il fusto del fungo che si vede vicino alla porta della stalla ha il gambo che si prolunga fino al pavimento a mo' di colonna e nel fienile il colmo è rinforzato da una struttura lignea che parte dal solaio.

Stadel di Bibion Bibioun
Stadel di Bibion Bibioun

La porta decorata di Rounginé
La porta decorata di Rounginé

Le prima case di Rounginé
Le prima case di Rounginé

A qualche decina di metri da questo fabbricato si incontrano sulla destra delle rovine di modesto valore architettonico, sono porzioni di muri in pietra, ormai senza copertura che le intemperie abbassano impietosamente con il passare degli anni.

Lo stadel di Bibion, il secondo che si incontra salendo è anche il più grande. Si trova a monte del sentiero a fianco di una casa moderna intonacata in cemento. Malgrado i suoi anni è ancora in buone condizioni di conservazione e come quello sottostante ha il timpano che regge il trave di colmo costruito in maniera arcaica, con una tavola centrale che attraversa i tronchi irrigidendo la struttura.

Proseguendo lungo il sentiero si passa a fianco di due diversi fontanili, il primo costruito con lastre di pietra e il secondo ottenuto scavando un tronco di larice. Poi si arriva al villaggio di Rounginé.

La prima casa di Rounginé ha una bella porta in legno con una doppia serratura con semplice battacchio in ferro lavorato, la sua modesta decorazione è completata da un cerchio tracciato dalle grandi teste dei chiodi forgiati a mano e infissi nel battente.

Proprio dall'altra parte del sentiero si vede l'ingresso della cantina che si apre nel muro di contenimento del terreno. L'architrave ligneo è marcito ma la parte in pietra si presenta ancora in buone condizioni.

Dettaglio della porta decorata di Rounginé
Dettaglio della porta
decorata di Rounginé

Architrave ligneo di Rounginé inciso nel XVIII sec.
Architrave del XVIII sec.

Proseguendo lungo il sentiero che attraversa la parte alta del villaggio si nota sulla destra un curioso architrave del XVIII secolo riutilizzato circa cento anni dopo.

È lungo circa 140 cm con incisa la seguente scritta su due righe: sopra "LE 26 (6 specchiato) AVRIL", sotto "I · M · 17 (croce latina e patente) 92 · C (specchiata) C"; nella parte sinistra di vede un'incisione più piccola, lunga circa 20 cm, separata dalla precedente da una sottile linea verticale, che riporta su quattro righe: "REF · T" "LE 7 · A ·" "1871" "R · I · F · M", la prima parte fa riferimento probabilmente all'ultima ristrutturazione: "Refait le 7 avril 1871", "Rifatto il 7 aprile 1871".

Poco più avanti, sulla sinistra, si osserva una bella casa con una parte aggettante in legno, la sua duplice datazione non lascia adito a dubbi: su di un cantonale è incisa la scritta "F · I · F · I · C ·" "1747" che si ripete sul trave di colmo senza la prima effe: "I · F · I · C ·" "1747".

Uscendo dal villaggio si incontra sulla destra il fontanile scavato in un unico blocco di roccia, è un poco più grande di quello di Lion e meno monumentale di quello che si trova sotto il Colle Finestra di Perloz, ma fortunatamente è ancora in ottime condizioni e perfettamente funzionante.

Fontanile di Rounginé
Fontanile di Rounginé

Bibliografia:

Luca Zavatta, Le Valli del Monte Rosa, ed. L’Escursionista, 2002, pag. 187

Cartografia:

L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 12 – Basse Valli d'Ayas e Gressoney – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 9 – Ivrea Biella bassa Valle d'Aosta – scala 1:50.000
Comunità Montana Monte Rosa – Carta dei sentieri – scala 1:50.000

PAGINA DEL 26.01.2009 ULTIMO AGGIORNAMENTO 17.01.2012

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