Difficoltà: escursionistica

Escursione sulla neve al villaggio di Saroun (Sarron Saron)

Dalla frazione Frastellé di Fontainemore

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partenza: 1154 m
arrivo: 1601 m
dislivello: 450 m circa

andata: 1h20
ritorno: 1h00
totale: 2h20

Segnavia: 1A

Tratti difficili: sì.
Tratti esposti: sì.
Ombra: poca.

pericolo caduta massi: sì.

Periodo consigliato:
invernale.

Da vedere:
i fabbricati lignei di Ceva e Bibion,
il grenier di Saroun,
la grange di Saroun.

Itinerari collegati:
la cappella di San Grato,
il villaggio di Lion.

Attenzione: in questo itinerario vi sono dei toponimi equivalenti.

Accesso al punto di partenza:

Uscita autostradale: Pont Saint Martin
Distanza dal casello autostradale: 15.500 km
Avvicinamento in auto dal casello autostradale: 0h20'

Distanza progressiva Tempo Indicazioni Lunghezza tratto
0.000 km 0h00 Dall'uscita autostradale di Pont Saint Martin ci si immette sulla statale 26 in direzione di Torino 0.700 km
0.700 km - alla rotonda si prende per la valle di Gressoney 0.500 km
1.200 km 0h02' A destra sulla strada regionale 44 della valle del Lys per Gressoney 11.000 km
12.200 km 0h17' Dopo Fontainemore si gira a sinistra per Core Pariassa e Borney 1.600 km
13.800 km - A sinistra per Deles e Foy 1.700 km
15.500 km 0h20' Si parcheggia sulla sinistra sul bordo della strada asfaltata, poco prima dell'inizio del sentiero. -

Parcheggio a bordo strada a Frastellé
Parcheggio a bordo strada

Sportello della vasca dell'acquedotto
Sportello della vasca dell'acquedotto

Inizio del sentiero per Rouginé e Saroun
Inizio del sentiero per Rouginé e Saroun

Introduzione

Questa passeggiata porta al villaggio di Rouginé, una frazione isolata di Fontainemore con il centro storico in pessime condizioni: le case più antiche hanno quasi tutte il tetto crollato.

Si consiglia la visita di questo villaggio per osservare tre particolari architettonici interessanti: la porta decorata che si trova all'inizio della frazione, l'architrave datato che si incontra poco dopo e la fontana scavata in una masso che si trova all'altra estremità del paese.

Lungo il sentiero che porta a Rouginé si incontrano due edifici in legno che ricordano gli stadel del vallone di San Grato, se ne intuisce la fattura arcaica a causa dell'asse che attraversa i tronchi che reggono il colmo: una soluzione usata un tempo per irrigidire la struttura in legno.

Descrizione

Dopo aver parcheggiato l'auto ci si avvia lungo il sentiero seguendo i bolli gialli del segnavia 1A. Proprio all'inizio della salita, sul bordo della strada, fa bella mostra di sé una vasca da bagno utilizzata come fontanile, monumento alla parsimònia contadina e al cattivo gusto. Fortunatamente poco più avanti, da un muro in pietra, occhieggia un bello sportello in legno tempestato di borchie che chiude l'accesso ad una vasca dell'acquedotto.

Stadel di Ceva
Stadel di Ceva

Particolare del fungo di sostegno
Particolare del fungo
di sostegno

Fienile dello stadel di Ceva
Fienile dello stadel di Ceva
con colonna di sostegno

A poca distanza si intravede tra gli alberi, sulla destra, proprio dietro ad una grosso castagno, il primo fabbricato rurale in legno che si incontra lungo questo itinerario. È ancora in discrete condizioni anche se non viene più utilizzato, i suoi muri cominciano a inclinarsi e perdere la verticalità, senza un intervento di restauro sulla copertura non è possibile escludere il suo prossimo crollo.

Nel piano seminterrato trovava posto la stalla coperta da un solaio ligneo, la struttura fuori terra realizzata completamente in legno poggia su nove funghi di sostegno. La prima fila di funghi verso monte ha il fusto realizzato in pietra lavorata, come avviene sovente nella valle di Gressoney, gli altri sei funghi di sostegno hanno il cappello in pietra e il gambo in legno.

All'interno del fabbricato si notano due particolari architettonici curiosi: il fusto del fungo che si vede vicino alla porta della stalla ha il gambo che si prolunga fino al pavimento a mo' di colonna e nel fienile il colmo è rinforzato da una struttura lignea che parte dal solaio.

A qualche decina di metri da questo fabbricato si incontrano sulla destra delle rovine di modesto valore architettonico, sono porzioni di muri in pietra, ormai senza copertura che le intemperie abbassano impietosamente con il passare degli anni.

Lo stadel di Bibion, il secondo che si incontra salendo è anche il più grande. Si trova a monte del sentiero a fianco di una casa moderna intonacata in cemento. Malgrado i suoi anni è ancora in buone condizioni di conservazione e come quello sottostante ha il timpano che regge il trave di colmo costruito in maniera arcaica, con una tavola centrale che attraversa i tronchi irrigidendo la struttura.

Stadel di Bibion Bibioun
Stadel di Bibion Bibioun

La porta decorata di Rounginé
La porta decorata di Rounginé

Le prima case di Rounginé
Le prima case di Rounginé

Proseguendo lungo il sentiero si passa a fianco di due diversi fontanili, il primo costruito con lastre di pietra e il secondo ottenuto scavando un tronco di larice. Poi si arriva al villaggio di Rounginé.

La prima casa di Rounginé ha una bella porta in legno con una doppia serratura con semplice battacchio in ferro lavorato, la sua modesta decorazione è completata da un cerchio tracciato dalle grandi teste dei chiodi forgiati a mano e infissi nel battente.

Proprio dall'altra parte del sentiero si vede l'ingresso della cantina che si apre nel muro di contenimento del terreno. L'architrave ligneo è marcito ma la parte in pietra si presenta ancora in buone condizioni.

Proseguendo lungo il sentiero che attraversa la parte alta del villaggio si nota sulla destra un curioso architrave del XVIII secolo riutilizzato circa cento anni dopo.

È lungo circa 140 cm con incisa la seguente scritta su due righe: sopra "LE 26 (6 specchiato) AVRIL", sotto "I · M · 17 (croce latina e patente) 92 · C (specchiata) C"; nella parte sinistra di vede un'incisione più piccola, lunga circa 20 cm, separata dalla precedente da una sottile linea verticale, che riporta su quattro righe: "REF · T" "LE 7 · A ·" "1871" "R · I · F · M", la prima parte fa riferimento probabilmente all'ultima ristrutturazione: "Refait le 7 avril 1871", "Rifatto il 7 aprile 1871".

Fontanile di Rounginé
Fontanile di Rounginé

Dettaglio della porta decorata di Rounginé
Dettaglio della porta
decorata di Rounginé

Architrave ligneo di Rounginé inciso nel XVIII sec.
Architrave del XVIII sec.

Poco più avanti, sulla sinistra, si osserva una bella casa con una parte aggettante in legno, la sua duplice datazione non lascia adito a dubbi: su di un cantonale è incisa la scritta "F · I · F · I · C ·" "1747" che si ripete sul trave di colmo senza la prima effe: "I · F · I · C ·" "1747".

Uscendo dal villaggio si incontra sulla destra il fontanile scavato in un unico blocco di roccia, è un poco più grande di quello di Lion e meno monumentale di quello che si trova sotto il Colle Finestra di Perloz, ma fortunatamente è ancora in ottime condizioni e perfettamente funzionante.

Per raggiungere il villaggio di Saroun occorre proseguire lungo il sentiero che passa un centinaio di metri sotto la casa di Valeille/Valoglie e portarsi sull'altro lato del vallone.

Si attraversano due corsi d'acqua, il primo è poco più di un ruscello, quasi invisibile in inverno, il secondo ha una portata maggiore e in caso di forti nevicate è interamente percorso da una valanga.

Si presti dunque la massima attenzione nell'attraversarlo, i bellissimi fabbricati lignei che si trovano alla fine di questa escursione non valgono la vita. Nel dubbio si consiglia vivamente di rientrare sui propri passi e ripercorrere l'itinerario solo quando la neve sia bene assestata.

Alla fine di questo breve tratto caratterizzato da alcuni saliscendi e dalla scarica di adrenalina provocata dall'attraversamento della valanga si inizia a risalire il pendio ripido ed esposto a sud che porta verso Saroun.


Bibarma


Stalla


Tetto crollato

Sulla destra di incontra una barma curiosa, una bibarma. Il suo tetto è coperto da grandi lastre di pietra a formare una falsa volta e si osserva con stupore che questa costruzione in pietra, unica nel suo genere, è composta da due livelli costruiti in aderenza ad una roccia mentre di solito le barme hanno un solo piano.

Poco più avanti si passa a fianco di un fabbricato rurale dal tetto crollato costruito a 1431 metri di quota, ne rimane in piedi solo la facciata sud con due graziose finestre che bucano la parete realizzata in pietra a secco.

L'edificio seguente è una casa in pietra a due piani costruita a poco più in alto, è ancora in buona condizioni e nel piano semiterrato dove si trova la stalla è visibile un bel pavimento realizzato con alcune grandi lastre di pietra.

Ancora poche decine di metri di dislivello e il sentiero si apre sui pascoli di Saroun, sulla destra si vedono le due case in pietra di Saroun di Sotto e contro il cielo azzuro si stagliano i fabbricati di Saroun di Sopra.

Il nucleo principale è quello costruito in alto, proprio dove la cresta affilata che ospita questa frazione si inserisce nell'ampia base del Bec Dou Dey.

Sulla sinistra vi sono gli edifici costruiti in pietra che ospitavano gli abitanti del villaggio ed i loro animali, il trave di colmo della casa più grande è datato 1777. Sul muro che lo sostiene, al piano terreno, è stata incisa la data 1766.

Su di un architrave nella casa vicina è incisa grossolanamente la scritta "A D 1939 A", proprio alla sua destra parte una rozza scala in pietra da cui sia accede ad una stanzetta, al piano seminterrato si trova la stalla con la porta sormontata da una massiccio architrave litico.


Le case in pietra di Saroun


Grenier e fabbricato in legno


Grange

Di fronte al nucleo in pietra si vedono due fabbricati lignei costruiti a strapiombo sul baratro che interrompe il pendio verso Nord, probabilmente vennero costruiti in questa posizione per sfruttare ogni bava di vento utile per seccare grano e foraggio.

Il primo è quello più interessante, in origine era un grenier a due piani retto da sei funghi con il cappello in pietra, sotto di essi si trova un locale seminterrato con muri in pietrame e malta. A pochi metri di distanza era presente un altro fabbricato ligneo, più grande, sorretto da 9 funghi nel quale si accedeva da due porte da fienile che si aprono specularmente sulle facciate nord e sud.

All'interno del fabbricato più grande sono state costruite due stanzette con le porte di accesso sormontate da un architrave in legno a sesto ribassato, al piano terreno trovava posto la stalla.

In un secondo momento i due fabbricati sono stati uniti da un ballatoio in legno adibito a fienile che ne fa ora un corpo unico, sotto di esso è stata costruita una cantinetta intonacata coperta da una volta a botte.

Saroun di Sopra
Saroun di Sopra


Porta del decorata
del grenier di Saroun


Particolare degli incastri
del grenier

La porta superiore del granier è decorata con una croce patente incisa nell'architrave, sulla porta ovest del fienile sono dipinte le cifre "A · G ·"

Il secondo fabbricato è un piccolo fienile retto da sei funghi. Sotto di essi i muri in pietrame del lato nord sono fondati direttamente sulla roccia che costituisce una parte del pavimento del piccolo locale che che ha come copertura il fienile.

La struttura lignea è indebolita dalla grande porta che si apre sul lato ovest e si presenta tutta piegata verso est, manca poco al collasso definitivo della costruzione. Sul trave di colmo, lavorato in maniera grossolana, si vede incisa una croce che separa due lettere "I I" da una terza "J"; nella riga sottostante sembra di leggere tre cifre "765" ma la vecchia scritta è ormai quasi illeggibile.

Sulla strada del rientro può essere interessanta passare tra i due fabbricati in pietra di Saroun di Sotto, quello più grande, datato 1888, è privo di camino sul tetto e i fumi fuoriescono direttamente dalla parete come nella casa tardomedievale di Borine a Issime.

Bibliografia:

Luca Zavatta, Le Valli del Monte Rosa, ed. L’Escursionista, 2002, pag. 187


Fienile


Fabbricato ligneo

Cartografia:

L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 12 – Basse Valli d'Ayas e Gressoney – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 9 – Ivrea Biella bassa Valle d'Aosta – scala 1:50.000
Comunità Montana Monte Rosa – Carta dei sentieri – scala 1:50.000

PAGINA DEL 26.01.2009
ULTIMO AGGIORNAMENTO 24.12.2013

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