Difficoltà: escursionistica

Passeggiata al Lago Muffé nel parco del Mont Avic 2076 m

Dal parcheggio sopra Petit Mont Blanc 1760 m circa

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partenza: 1760 m circa
arrivo: 2076 m
dislivello in salita: 300 m circa

andata: 0h50
ritorno: 0h40
totale: 1h30

Segnavia: 10.

Tratti difficili: no
Tratti esposti: no
Ombra: parziale

pericolo caduta massi: no

Periodo consigliato:
primavera, estate, autunno.

Da vedere:
la flora alpina, il lago Muffé.

Itinerari collegati:
Il lago Combal,
Il lago di Lod (Lot),
Il lago di Cortina.

Accesso al punto di partenza:

Uscita autostradale: Pont Saint Martin
Distanza dal casello autostradale: 25.600 km
Avvicinamento in auto dal casello autostradale: 0h40'

Distanza progressiva Tempo Indicazioni Lunghezza tratto
0 km 0h00 Dall’uscita autostradale di Pont Saint Martin si gira a sinistra e seguendo le indicazioni per Aosta ci si immette sulla strada statale 26 5.800 km
5.800 km 0h07' Dopo il forte di Bard alla rotonda imboccare la strada regionale in direzione Hone Valle di Champorcher 15.000 km
20.800 km 0h30' Subito dopo l'abitato di Champorcher girare a destra per il Lago Miserin e i villaggi di Grand e Petit Mont Blanc 4.800 km
25.600 km 0h40' Si lascia l'auto nel parcheggio dove inizia il sentiero per il rifugio Barbustel e il colle del lago Bianco, quasi alla fine del tratto asfaltato. -

Parcheggio all'inizio del sentiero per il rifugio Barbustel
Parcheggio

Inizio del sentiero per il rifugio Barbustel
Inizio sentiero

Introduzione

Questa piacevole passeggiata porta al Lago Muffé, uno dei numerosi specchi d'acqua sparsi all'interno del Parco del Mont Avic.

Lungo il sentiero si costeggia un bosco di conifere in cui sono rappresentate quasi tutte le essenze valdostane, nei prati circostanti la flora alpina è particolarmente ricca.

Dal lago è ben visibile il Colle del Lago Bianco. Dietro di esso si trova il rifugio Barbustel, costruito in posizione dominante tra il Lago Bianco e il Lago Nero; se il fiato lo consente è la continuazione ideale della passeggiata.

Descrizione

Dal parcheggio si attraversa la strada e ci si avvia sulla mulattiera selciata che entra nel bosco. Il primo tratto è abbastanza ripido ma di breve durata.

Dopo alcuni tornanti si esce dalla macchia, la pendenza diminuisce e si raggiunge un bivio sotto i pascoli di Cort, proprio su di una curva a gomito. Si prende a sinistra seguendo il segnavia 10, sopra il sentiero si notano le fioriture rosse del semprevivo e quelle gialle dell'erba pignola.

Sentiero tra le conifere per il rifugio Barbustel
Tra le conifere

Vicino al bivio per il lago Muffé
In curva

Si sale dolcemente fino ad arrivare al guado sul torrente Muffé, lo si attraversa e si prosegue sempre sulla destra orografica lungo il sentiero a tratti lastricato che sale con decisione.

Sulla destra un bosco di conifere offre riparo dal sole cocente, sulla sinistra un rivolo d'acqua scende a cascatelle tra i sassi e le rocce che formano il letto del torrente.

La pendenza diminuisce, si incontra la palina dell'itinerario 10F per il Col Terra Rossa e proseguendo lungo il sentiero si arriva al bivio dove si gira a destra seguendo i segnavia 10 e 10C.

Si guadagna progressivamente quota, si domina dall'alto il valloncello attraversato pochi minuti prima. Sul verde chiaro dei pascoli alpini spiccano i colori più intensi e scuri delle conifere e quelli delle rocce colorate dai licheni.

Si costeggia una parete rocciosa e proprio dove questa si interrompe si arriva al cancello: un sistema ingegnoso permette il transito agli escursionisti e lo impedisce ai manzi che possono così brucare liberamente senza essere sorvegliati dal pastore.

All'interno del parco coesistono pacificamente gli animali selvatici e quelli domestici. Per evitare danni alle zone umide che sono più sensibili al calpestio delle mucche il parco stesso le recinge con dei nastri che le tengono lontane.

Cancello sotto il lago Muffé
Cancello

Lago Muffé nel parco del Mont Avic
Lago Muffé

Ancora pochi metri di salita e si apre il largo pianoro che accoglie il lago Muffé. Sulla sinistra, a pochi metri dal sentiero si vedono i ruderi di un alpeggio, in alto la sagoma affusolata del Mont Torretta (2538 m), alla sua destra la sella del Colle del Lago Bianco; alle spalle del lago la Cima Piana (2512 m) con sulla destra la Cima Triomo (2381 m).

A pochi passi dalle acque azzurrine del lago una nuova costruzione sta crescendo: senza strade e nel rispetto dell'area protetta, a dimostrazione che con un uso intelligente del territorio possono coesistere agricoltura e turismo naturalistico.

Curiosità

Il parco del Mont Avic fu istituito nell'ottobre del 1989, primo parco regionale valdostano, con lo scopo di tutelare la parte alta del vallone di Chalamy.

Nel 2003 è stato ampliato fino a comprendere anche parte del vallone di Dondena e il lago Miserin. Si è così creata un'unica area di protezione che confina direttamente con il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il più vecchio parco nazionale italiano.

Bibliografia:

Cartografia:

L’Escursionista Editore – Parco Naturale Mont Avic, Carta dei sentieri – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 9 – Ivrea Biella – scala 1:50.000
Comunità Montana Monte Rosa – Carta dei sentieri – scala 1:50.000

PAGINA DEL 7.08.2007

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