Difficoltà: turistico

Passeggiata al Lago Combal 1957 m

Dalla sbarra di La Visaille 1723 m

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partenza: 1723 m
arrivo: 1957 m
dislivello in salita: 250 m circa

andata: 1h00
ritorno: 0h45
totale: 1h45

Segnavia: assente

Tratti difficili: no
Tratti esposti: no

Ombra: parziale

pericolo caduta massi: no

Periodo consigliato:
tutto l'anno

Da vedere:
la morena del ghiacciaio del Miage,
i colori della Dora di Veny,
le Pyramides Calcaires,
il ghiacciaio della Lex Blanche.

Itinerari collegati:
Il Rifugio Elisabetta
Le fortezze delle Pyramides Calcaires Lago del Miage

Accesso al punto di partenza:

Uscita autostradale Courmayeur
Distanza dal casello autostradale: 10.5 km
Avvicinamento in auto dal casello autostradale: 0h15'

Distanza progressiva

Tempo

Indicazioni

Lunghezza tratto

0.000 km 0h00 Dall'uscita autostradale di Courmayeur ci si immette sulla statale 26 in direzione del tunnel del Monte Bianco, si prosegue oltre la rotonda di Courmayeur 2.100 km
2.100 km 0h03 A sinistra seguendo le indicazioni per Val Veny 0.100 km
2.200 km - A destra per Val Veny e Val Ferret 0.100 km
2.300 km - A sinistra seguendo le indicazioni per Val Veny, proseguire oltre il santuario di Notre Dame de la Guérison 3.000 km
5.300 km - Si prosegue dritti seguendo le indicazioni per Val Veny, risalire tutta la valle, oltrepassare il ponte dopo la frazione La Visaille 5.200 km
10.500 km 0h15 Arrivo alla sbarra, si parcheggia sul bordo della strada -

Sbarra alla partenza della passeggiata al Lago Combal
Sbarra alla partenza

Introduzione

L'itinerario che porta al lago Combal risale la parte finale della Dora di Veny fino ad arrivare al vasto pianoro ai piedi del rifugio Elisabetta.

Scorciatoia
Scorciatoia

Si cammina su di una strada asfaltata ma chiusa al traffico perciò non vi sono difficoltà di orientamento né ostacoli durante la salita. Si consiglia la salita al mattino quando i raggi del sole si riflettono sulle acque di fusione glaciale offrendo l'accasione di fare delle splendide foto.

Le acque del lago Combal assumono la loro particolare colorazione a causa del mescolarsi delle acque di fusione dei ghiacciai di colore azzurro grigiastro con quelle limpide che escono dalle sorgenti che alimentano il lago. Le bellissime sfumature che nascono da questa mescolanza valgono da sole il viaggio fino al lago.

Chi ha ancora voglia di fare quattro passi dopo aver raggiunto le rive del lago puo proseguire fino al rifugio Elisabetta o girare sulla destra verso il lago del Miage.

Strada asfaltata
Strada asfaltata

Descrizione

Dopo aver oltrepassato la sbarra si può scegliere tra il proseguire lungo la strada asfaltata che porta fino ai bordi del lago Combal o percorrere la scorciatoia che parte dal bordo esterno del primo tornante.

Strada sterrata
Strada sterrata

Se si sceglie la scorciatoia si risparmiano alcuni minuti di cammino e si inizia la passeggiata nell'ombra di un bel bosco di conifere. Dopo un breve tratto dove i sentieri si intersecano lasciando il gusto di scegliere il più gradevole visto che tutti poi confluiscono nella vecchia strada militare si arriva sul vecchio tracciato.

Il selciato irregolare è tappezzato dagli aghi delle conifere che lo circondano e lo coprono con un fitto tetto. Purtroppo questo piacevole camminare nel bosco dura solo pochi minuti poi si esce da questo luogo suggestivo e si riprende la strada asfalta bordata anch'essa dai numerosi larici e dalle poche latifoglie che vegetano a questa quota.

Colori della Dora di Veny
Colori della Dora di Veny

Sulla destra si alza ripida la parte esterna della morena del Miage, oltre questa parete alta un centinaio metri formata da enormi massi e sabbie sottilissime scende il fiume di ghiaccio che parte dai più di 4800 metri del Monte Bianco e arriva fino ai 1800 m di quota dove poco piu in su delle case di La Visaille si scioglie alimentando il torrente del Miage.

A circa metà dell'itinerario la strada è stata interrotta da una frana cosicchè per poche centinaia di metri l'asfalto scompare sotto la pista in terra battuta che sale parallela al torrente. Dall'altra parte della Dora di Veny si alza una impressionante parete di roccia sedimentaria bianca che erosa al piede dalle acque sembra reggersi per miracolo.

Ponte sul lago Combal
Ponte sul lago Combal

Il lago Combal disegnato da
Ponte sul lago Combal 1860 circa
Disegno di Édouard Aubert

Dopo alcuni minuti si ritrova il tracciato originario della strada e lentamente spuntano in fondo alla valle le Pyramides Calcaires. Come dice il nome sono delle formazioni calcaree, che viste dal lago Combal appaiono piramidali, dentro le quali sono stati scavate delle fortificazioni nella prima metà del 1900. Ai loro piedi si vede il rifugio dedicato a Elisabetta Soldini, e sotto di esso i fabbricati che ospitavano la guarnigione.

Sulla sinistra il torrente si allarga in una pozza nella quale l'acqua ha dei riflessi turchese. Tale colore è dovuto alla particolare mescolanza tra le acque di fusione dei ghiacciai che sono lattiginose a causa del limo in sospensione e quelle purissime e trasparenti che escono dalle sorgenti che alimentano il lago. Questo colore, unico in valle, varia durante il giorno e le stagioni. Il momento migliore per apprezzare le sue sfumature e a metà mattina, con il sole alle spalle.

Vecchie fortificazioni sulle rive del lago Combal
Vecchie fortificazioni

Alla fine della leggera salita si raggiunge il ponte sulla Dora di Veny, il torrente emissario del Lago Combal. In fondo alla vallata si vede il colle della Seigne, sulla destra le Pyramides Calcaires e i ghiacciai des Échelettes e della Lex Blanche che scintillano sotto il sole. Ancora sulla destra la grande morena del Miage dietro alla quale si nasconde il lago omonimo, una vera rarità geologica stretto com'è tra il bordo della morena e il fiume di ghiaccio che scende dal Monte Bianco.

Chi ama camminare può seguire la strada militare che solca il pianoro del Lago Combal, salire fino alle caserme della Seigne e raggiungere il rifugio Elisabetta in poco più di un'ora.

Tramonto sul lago Combal
Tramonto sul lago Combal

Per i più pigri è preferibile seguire le indicazioni per il lago del Miage che si raggiunge in una ventina di minuti oppure quelle per il rifugio Gonella, limitandosi al tratto di sentiero che porta in cima alla morena del Miage.

Da questo punto panoramico si domina la pianura sottostante e si possono osservare, mimetizzate tra le creste dei vecchi cordoni morenici, le fortificazioni costruite nel XVII secolo e quelle edificate nel XX secolo, a ridosso della seconda guerra mondiale.

Lago Combal e morena del Miage
Lago Combal e morena del Miage

Curiosità

Nel 1691 le truppe francesi di Luigi XIV, il Re Sole, penetrarono in Valle d'Aosta dal colle della Seigne. A nulla valse il tentativo di resistenza delle truppe valdostane che per ragioni difensive avevano fatto alzare le acque del Lago Combal con una piccola diga.

Le forze comandate dal generale La Hoguette, calarono in valle razziando e saccheggiando i villaggi e distruggendo le strade e i ponti durante la ritirata. La loro vittima più illustre fu il ponte romano di Châtillon di cui lasciarono in piedi solo l'arco centrale che si vede ancor oggi.

Nuove fortificazioni sulle rive del lago Combal
Nuove fortificazioni

La piccola diga venne notata dal reverendo George Barrell Cheever che nel suo libro Wanderings of a Pilgrim in the Shadow of Mont Blanc, a pag. 152, ne parla così:
... We passed the little lake of Combal, increased by a massive artificial rocky barrier, and bordered, on the side opposite Mont Blanc, with hardy green shrubbery and beautiful flowers. ... passammo il piccolo lago Combal, ingrossato da una barriera artificiale di sassi, e bordato, sul lato opposto al Monte Bianco, da coraggiosi arbusti verdi e bellissimi fiori.

De Saussure passò sulle rive di questo lago nel 1774 scendendo dal colle della Seigne, allora non vi era la strada militare che si percorre oggi e il sentiero era in così cattivo stato che "... le muletier tremblant que le mulet de bât ne bronchât & ne tombât dans le lac, lui faisoit soutenir la tête par mon guide, tandis que lui même le retenoit par la queue. ..." "il mulattiere temendo che il mulo da soma inciampasse e cadesse nel lago gli fece sostenere la testa dalla mia guida mentre lui stesso lo teneva per la coda"

par. 853 pag. 282 tomo II

Lago Combal e strada militare
Lago Combal e strada militare

Bibliografia:

Massimo Ascoli, Marco Boglione, Gianfranco Ialongo, Simone Perron, Alessandro Celi, Tra baita e bunker, Fondation Émile Chanoux, Aosta, 2009, pag. 42 e seguenti

Luca Zavatta, Le valli del Monte Bianco, L’Escursionista Editore, Rimini 2004

Dario Gariglio e Mauro Minola, Le fortezze delle Alpi occidentali, ed. l'Arciere, 1994

Édouard Aubert, La Vallée d'Aoste, Amyot libraire-éditeur, Paris, 1860, pag. 53
(copia digitale disponibile a questo indirizzo: http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k54083185.image.f259)

George Barrell Cheever, Wanderings of a Pilgrim in the Shadow of Mont Blanc, Wiley & Putnam, 1846
(versione digitale disponibile a questo indirizzo: http://books.google.it/books?id=hZH16pgV9-sC&printsec=titlepage&dq=intitle:wanderings+inauthor:cheever&lr=&as_brr=0#PPA152,M1)

Horace-Bénédict de Saussure, Voyages dans les Alpes, précédés d'un Essai sur l'histoire naturelle des environs de Genève, Chez Barde, Manget & compagnie, Genève, 1786, par. 853 pag. 282 tomo II,
copia digitale disponibile a questo indirizzo: http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k1029499.zoom.f501

Cartografia:

L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 1 – Monte Bianco Courmayeur – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 4 – Massiccio del Monte Bianco – scala 1:50.000
Comunità Montana Valdigne Mont Blanc – I sentieri – scala 1:50.000

PAGINA DEL 5.12.2006 ULTIMO AGGIORNAMENTO 9.12.2012

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