Difficoltà: escursionistico

La paleofrana della Becca d'Aver
Passeggiata da Grand Moulin a Villettaz 1100 m circa

Dal ponte sul Marmore di Antey 1015 m

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partenza: 1015 m
arrivo: 1100 m circa
dislivello in salita: 85 m circa

andata: 0h20
ritorno: 0h15
totale: 0h35

Segnavia 8

Tratti difficili: no
Tratti esposti: si
Ombra: parziale

pericolo caduta massi: sì

Periodo consigliato:
tutto l’anno

Da vedere:
il panorama sul borgo di Antey,
l'interno della paleofrana della Becca d'Avert.

Itinerari collegati:
la Il Ru Pan Perdu di Antey,
la Marmitta dei Giganti di Bard.

Accesso al punto di partenza:

Uscita autostradale: Châtillon-Saint Vincent
Distanza dal casello autostradale: 8.2 km
Avvicinamento in auto dal casello autostradale: 15 minuti

Distanza progressiva Tempo Indicazioni Lunghezza tratto
0 km 0h00 Dall'uscita autostradale di Châtillon Saint Vincent si gira a sinistra seguendo le indicazioni per Cervinia, si attraversa il centro storico e dopo il ponte 0.800 km
0.800 km - A destra seguendo le indicazioni per Valtournenche 0.100 km
0.900 km - A destra seguendo le indicazioni per Breuil-Cervinia 0.200 km
1.100 km 0h05 A destra seguendo le indicazioni per Breuil-Cervinia 6.900 km
8.200 km 0h15 Dopo le prime abitazioni del comune di Antey, subito dopo il ponte sul torrente Marmore, si gira a sinistra nel piazzale. -

Parcheggio subito dopo il ponte sul Marmore
Il parcheggio

La passerella che attraversa un tratto di sentiero franato
La passerella

Introduzione

Questa passeggiata che si svolge in buona parte all'ombra di un bosco di conifere nella stretta valle scavata dal torrente Marmore nel corpo della paleofrana della Becca d'Avert.

Dopo l'ultima glaciazione quando si ritirò la lingua glaciale che riempiva il fondovalle i versanti laterali divennero instabili e numerosi grandi frane scesero ad interrompere il corso del torrente Marmore. Una delle più spettacolari è quella che si staccò dalla Becca d'Avert dando origine al pendio dolce sul quale sono stati edificati il capoluogo e le principali frazioni di Torgnon.

Il corpo della frana raggiunse il fondo della valle e interruppe il normale fluire delle acque dando origine ad un lago effimero, alimentato dal torrente Marmore, i cui sedimenti hanno formato il pianoro del Filey. Con in passare del tempo il torrente emissario tagliò l'argine terroso scavando la gola profonda che separa il villaggi di Navillod e Villettaz dal Borgo di Antey. Il lago si svuotò e rimase a ricordarlo solo il lungo pianoro di Antey in fondo al quale si vede la piramide del Cervino.

Proprio sopra il parcheggio deve inizia questa passeggiata è ben visibile la sezione della frana tagliata negli anni dalle acque del torrente. Benché sia stata messa in sicurezza con reti e cavi metallici, da quella parete che sembra così fragile a memoria d'uomo non è mai caduto nulla.

Tratto di sentiero nel bosco di pino silvestre
Il sentiero nel bosco

Il borgo di Antey dal sentiero per Villettaz
Il borgo di Antey

Descrizione

In fondo al parcheggio è ben visibile la palina che indica l'inizio del sentiero per Villettaz. Ai suoi piedi inizia il sentiero largo circa un metro che taglia il ripidissimo pendio inciso dal torrente ed entra subito nell'ombra fresca del bosco.

A pochi minuti dalla partenza si incontra un pezzo di sentiero ricostruito dagli operai forestali e lungo una ventina di metri. A monte sono stati piantati dei giovani pini, a valle il sentiero è separato dal pendio ripidissimo da uno steccato di legno.

Alla fine del tratto risistemato se ci si volta si vede un bello scorcio sul Cervino e sulla destra il borgo di Antey con il suo campanile che nel medioevo era la torre d'accesso al castello ora scomparso. Nel bosco vi è una netta prevalenza del pino silvestre qua e lá si vedono larici, betulle e macchie di nocciolo.

Si esce dall'ombra fresca del bosco, si passa sotto due gradevoli chalet utilizzati per la villeggiatura e sul ponte in legno gettato su uno dei numerosi ruscelli che scendono da Torgnon. Qui la traccia in estate si fa un poco incerta ma basta attraversare i prati leggermente in salita senza farsi spaventare dall'erba alta per arrivare alla panchina posata all'ombra di un frassino a fianco del sentiero.

Se ci si siede su queste vecchie assi e si lascia vagare lo sguardo, ben presto il panorama agreste trasmette a tutto il corpo un sensazione di pace e di quiete.

Verso sud, dall'altra parte della valle dove scorre la Dora Baltea, si vede la cima del Barbeston, leggermente spostata verso sinistra. Ad est si trova il vallone del torrente Antey dominato dal monte Tantané: Sotto la cima della montagna spicca il campanile bianco della chiesa di La Magdeleine, e scendendo ancora con lo sguardo si vede un tratto del grande tubo del sifone di Herin.

Ponte in legno sotto il villaggio di Villettaz
Il ponte in legno

La panchina tra i pascoli sotto il villaggio di Villettaz
La panchina

Sulla destra, opposta al borgo principale, la frazione di Petit Antey costruita sul vasto pianoro che precipita improvvisamente nella gola del torrente Marmore. In basso, ancora a destra, si vede il villaggio di Cerian appollaiato sopra i tornanti della strada regionale per Cervinia.

Ancora pochi passi in piano e si arriva alla frazione di Villettaz, proprio di fronte alla fontana, dove nei giorni in cui il caldo dell'estate si fa particolarmente intenso è possibile rinfrescarsi.

Bibliografia:

Luca Zavatta, Le valli del Cervino, L’Escursionista Editore, Rimini 2005

Cartografia:

L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 7 – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 5 – scala 1:50000
Comunità Montana Monte Cervino – Foglio 2 – scala 1:25.000

PAGINA DEL 11.06.2007

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