Distanza progressiva | Tempo | Indicazioni | Lunghezza tratto |
0 km | 0h00 | Dall’uscita autostradale di Châtillon Saint Vincent si gira a sinistra seguendo le indicazioni per Cervinia, si attraversa il centro storico e dopo il ponte | 0.800 km |
0.800 km | - | A destra seguendo le indicazioni per Valtournenche | 0.100 km |
0.900 km | - | A destra seguendo le indicazioni per Breuil-Cervinia | 0.200 km |
1.100 km | 0h05 | A destra seguendo le indicazioni per Breuil-Cervinia | 9.500 km |
12.800 km | 0h22 | Al bivio per Chesod si parcheggia nel piazzale sulla destra, a fianco dello chalet | - |
Questa escursione porta all'alpeggio di Perteille, uno splendido luogo isolato e solitario, lontano dalla auto e dai rumori, dal quale nelle giornate terse si gode di una bellissima vista sulla parte alta della Valtournenche.
Tutto è rimasto come agli inizi del 1800 quando è stato costruito l'alpeggio. La relativa difficoltà di accesso e la mancanza di accesso carrabile ha conservato questo angolo di paradiso come era un tempo: dalla facciata principale vi guardano benigni gli occhi della Madonna, a fianco del serbatoio dell'acqua resiste allo scorrere del tempo un'arcaica falsa volta in pietra. Nei prati circostanti si incontrano spesso i camosci al pascolo.
Si parte dal bivio per Chesod. Dopo aver parcheggiato l'auto si attraversa la strada regionale e ci si avvia lungo una pista forestale inerbita che inizia ai piedi del cartello stradale numero 12. Dopo una cinquantina di metri si arriva in uno spiazzo: a sinistra un sentierino porta alla palestra di roccia, sulla destra, vicino ad un cartello che segnale il pericolo di incendi, inizia il sentiero che sale a Perteille.
I primi metri sono abbastanza ripidi, si attraversa un bosco di latifoglie composto da ontani, frassini, betulle e noccioli, poi iniziano gli stretti tornanti dai quali, tra gli alberi, si intravedono il Cervino con sulla destra la Motta di Plété e a sinistra il Monte Pancherot. Una lunga radura sale lungo il fianco della valle, quando finisce, guardando verso nord si vede il campanile di Valtournenche circondato dalle case delle frazioni più vicine.
Si attraversa una macchia di noccioli e poi si arriva al belvedere, uno spuntone di roccia che domina il campeggio di Buisson. In basso si scorge la partenza di quest'escursione, sull'altro versante della valle scrosciano le cascate dei torrenti Suisse e Chamois, sopra di essi si vede il pilone bianco e rosso delle funivia Buisson – Chamois. In alto, tra i boschi, la sagoma massiccia del Tantané. Poco più avanti, verso nord est, si apre un bello scorcio sui torrioni calcarei delle Cime Bianche.
Mano a mano che si guadagna quota le latifoglie lasciano il posto alle conifere: soprattutto larici e alcuni pini silvestri. A circa 1500 metri di quota si entra nello stretto vallone che dà accesso all'alpe Perteille. Il fianco nord è quasi interamente occupato da un'impressionante placca rocciosa, alta e liscia scintilla sotto i raggi del sole e li riverbera verso il fondo del vallone. Ai suoi piedi un vecchio larice, alto ed imponente, sembra poco più alto di un albero di natale.
Si attraversa il ruscello per raggiungere la base della parete rocciosa dove cresce il larice, vicino alle sue radici, con un brusco tornante, il sentiero gira nuovamente verso il centro del vallone.
Qui inizia il breve tratto di sentiero riservato agli escursionisti esperti. Sono poche centinaia di metri rovinati da un vecchio smottamento nei quali si attraversa per due volte il ruscello. La vegetazione arbustiva in estate rende difficile il transito e la traccia è a tratti molto ripida. Senza farsi scoraggiare, con un poco di fatica, si raggiunge nuovamente la parte destra del vallone dove si ritrova il sentiero che sale con pendenza modesta all'ombra dei larici.
Si attraversa una pietraia, si passa ai piedi di una parete rocciosa, poi piano piano la pendenza diminuisce e spunta all'orizzonte il ghiacciaio scintillante della Gobba di Rollin. Si apre la conca di Valtournenche, sulla destra i pascoli verdi di Perteille, delimitati da un muretto in pietra che li separa dal precipizio poi, uno dopo l'altra tutte le splendide cime dell'alta valle di Valtournenche, dallo Chateau des Dames, al Mont Pancherot, alla Roisetta. Bellissimo e solitario, in fondo alla valle, domina su tutte le altre vette il Monte Cervino.
Arrivando all'alpeggio la prima struttura che si incontra è il serbatoio per l'acqua. È costruito in tavole di larice, ha pianta rettangolare di circa un metro e sessanta per tre e la sua l'altezza sfiora i due metri. È appoggiato ad una costruzione ormai diruta, alta in origine due piani, che al piano seminterrato è divisa in due vani: il primo, illuminato da una feritoia, aveva il soffitto in legno, il secondo presenta un'interessantissima falsa volta, costruita con grandi lastre di pietra.
A valle si trova il lungo fabbricato che ospita le stalle e l'abitazione degli alpigiani, il trave di colmo è datato 1801. Sulla facciata è ancora visibile, ma molto rovinata, un'immagine della vergine. Del viso restano solo gli occhi, belli e malinconici.
Più in basso si trova il rascard ormai cadente. Questo fabbricato rurale veniva utilizzato per la raccolta e la battitura dei cereali; è ancora ben visibile il pavimento in tavole di larice ben connesse dove veniva eseguita la battitura e una curiosa numerazione in lettere romane dei tronchi che costituiscono la facciata est.
Ancora più in basso, in posizione baricentrica rispetto ai pascoli, si trova quanto rimane di una piccola edicola, una costruzione in pietra a forma di colonna che i licheni arricchiscono di colori vivaci.
Dall'Alpe Perteille par raggiugnere l'alpe Clonge non bisogna seguire l'invitante sentiero che parte dall'alpeggio e si dirige verso nord. Se lo si percorre si arriva alla cascata all'interno del vallone dove viene captata l'acqua irrigua per l'alpeggio.
Occorre invece ripercorrere i propri passi per poche decine di metri fino a raggiungere il masso caduto a fianco del sentiero. Da questo pietrone inizia la traccia che dopo pochi metri diventa un piacevole sentiero che sale dolcemente ai piedi dei larici, gira attorno ai ruderi di un alpeggio e prosegue verso Clonge.
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L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 7 – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 5 – scala 1:50.000
Comunità Montana Monte Cervino – Foglio 2 – scala 1:25.000
PAGINA DEL 5.05.2007
ULTIMO SOPRALLUOGO 25.11.2012
ULTIMO AGGIORNAMENTO 27.11.2012
Quest'opera di Gian Mario Navillod è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.