Difficoltà: escursionistica
La notturna per ciaspolatori pigri

Discesa da Chamois

Al piazzale della funivia di Buisson

MAPPA OSM: RAPIDA DINAMICA

MAPPA REFUGES.INFO: RAPIDA DINAMICA

MAPPA DI GOOGLE TRACCIA GPS (.GPX)

ORARI FUNIVIA BUISSON CHAMOIS

quota massima: 1920 m circa
quota minima: 1114 m
dislivello in salita: + 100 m circa
dislivello in discesa: - 800 m circa

in salita: 0h20
in discesa: 2h20
totale: 2h40

Segnavia: Antey, Buisson, 2.

Tratti difficili: no.
Tratti esposti: sì.

pericolo caduta massi: sì.

Periodo consigliato: dicembre, gennaio, febbraio.

Da vedere: la chiesa di Chamois, il taglio nella roccia sotto l'oratorio.

Itinerari collegati: il villaggio di Triatel da Antey con le ciaspole, il villaggio di Prariond (con la neve).

Attenzione: in questo itinerario vi sono dei toponimi equivalenti.

Parcheggio della funivia Buisson Chamois sotto la neve all'imbrunire
Parcheggio della funivia
Buisson-Chamois sotto la neve.

Funivia per Chamois
Funivia per Chamois

Interno della chiesa di Chamois
Interno della chiesa di Chamois

Chiesa di Chamois
Chiesa di Chamois

Introduzione

Guardando dal fondovalle la ripidissima parete che sovrasta la stazione di partenza della funivia sembra impossibile che un sentiero arrivi fin lassù; eppure sino alla costruzione della funivia Buisson-Chamois la mulattiera delle Seingles era la principale via d'accesso a Chamois.

La mulattiera è larga mediamente un metro e congiunge i villaggi di Nuarsaz e La Ville; per limitare la pendenza si susseguono decine e decine di tornanti, a circa metà strada è stato costruito un oratorio dedicato alla Madonna dei Viaggiatori.

Salire a Chamois con le ciaspole è un'escursione da fare almeno una volta nella vita, scendere da Chamois con le ciaspole è un'esperienza imperdibile per i ciaspolatori pigri: non vi sono pericoli di valanga, la mulattiera è ampia, la pendenza dolce, il costo della funivia è irrisorio.

Consiglio di salire al rifugio l'Ermitage ad aspettare il tramonto e poi scendere con calma tra i villaggio di Camois immersi nel buio.

Chamois sotto la neve la sera
Chamois sotto
la neve la sera.

Cannone spara neve nel villaggio di Lavoré di Chamois
Cannone spara neve
nel villaggio di Lavoré.

Il bosco dietro al Rifugio Ermitage di Chamois
Il bosco dietro
al Rifugio Ermitage.

Descrizione

Dal parcheggio della funivia Buisson Chamois si prende la cabina che in pochi minuti di salita estremamente suggestiva raggiunge uno dei più piccoli comuni della Valle d'Aosta.

Non appena scesi dalla funivia si trova sulla sinistra la bellissima chiesetta di Chamois dedicata a San Pantaleone. Da vedere: la meridiana disegnata sulla lato sinistro della chiesa e l'altare maggiore del 1600.

Senza oltrepassare la pista di dicesa si sale attraversando parte del villaggio di Lieussel e si arriva il breve al villaggio di Lavoré dove sorge il rifugio Ermitage.

Nell'accogliente struttura è possibile bere una tazza di té o un buon bicchiere di vino valdostano ad un prezzo onesto. Assitere al tramonto da questa oasi di pace è un'esperienza indimenticabile.

Non appena cala la notte si indossano le ciaspole e si ripercorrono i propri passi fino alla piazza centrale di Chamois. Dopo aver raggiunto il municipio si prosegue lungo la strada innevata che sale dal villaggio di Ville fino al fontanile della piccolo nucleo abitato.

Rifugio Ermitage di Chamois al tramonto
Rifugio Ermitage
al tramonto.

Il gestore del Rifugio Ermitage di Chamois
Il gestore del
Rifugio Ermitage.

Chamois di notte sotto la neve
La piazza principale di
Chamois di notte sotto la neve.

Il villaggio Lieussel di Chamois di notte sotto la neve
Il villaggio Lieussel di Chamois
di notte sotto la neve.

Il nome del villaggio, “La Città”, sembrerebbe indicare che questo era anticamente il capoluogo del comune.

Intorno agli edifici in pietra si notano delle grosse costruzioni fatte con tronchi di larice: i rascard. Erano i luoghi dove veniva conservato il fieno per l'inverno ed i cereali prima della battitura.

Chi desidera fermarsi a dormire una notte a Chamois per provare la sensazione unica di riposare lontano dal rumore del traffico, può farlo proprio all'interno di un vecchio rascard ristrutturato con cura e passione: http://www.rascard-dantan.com/. Per essere sicuri di trovare posto in questo piccolo angolo di paradiso è consigliabile prenotare per tempo.

A monte del sentiero, pressoché al centro dell'abitato, si intravede tra i muri in pietra una costruzione alta e stretta fatta di assi di larice annerite dal tempo. È un Grenier, il locale dove si conservavano fino a metà del 1900 le provviste per l'inverno ed i cereali dopo la battitura.

Albero di Natale a Chamois di notte sotto la neve
Albero di Natale
a Chamois.

Strada per il villaggio di La Ville di Chamois
Strada per
La Ville di Chamois

Grenier ristrutturato nel villaggio La Ville di Chamois
Grenier ristrutturato
(La Ville di Chamois)

B&B Rascard d'Antan a Chamois di notte sotto la neve
B&B Rascard
d'Antan a Chamois.

Seguendo le indicazioni per Buisson si lasciano le ultime case, si scende lungo la mulattiera tagliando i pascoli che diventano sempre più ripidi mano a mano che ci si avvicina ai margini del solco vallivo.

I muretti in pietra a secco sostengono dei fazzoletti di terra che si restringono gradatamente fino a ricordare delle cinture ovvero delle “Seingles”, un nome generico che con il tempo è diventato il nome proprio della mulattiera.

Proprio sull'orlo del barato è stato attrezzato un belvedere: alcune panchine in legno permettono un attimo di sosta ai piedi di una croce in legno.

Poco più avanti inizia la parte più suggestiva della discesa: in pochissimo tempo si perdono circa 600 metri di quota.

Villaggio di La Ville di Chamois
La Ville di Chamois

Edicola votiva sulla mulattiera Buisson Chamois
Edicola votiva

Mulattiera Buisson Chamois: la Barma
Mulattiera
Buisson Chamois

A metà strada si incontrano i tre elementi che caratterizzano questa mulattiera: un'alta parete strapiombante che protegge la mulattiera dalla neve chiamata La Barma; la cappella dedicata alla Nostra Signora dei Viaggiatori e la spaccatura nella roccia larga pochi metri nella quale passa il sentiero: quasi un taglio netto fatto da un gigantesco coltello.

Poco più a valle si incontra un cartello un po' ridondante che indica di proseguire verso il basso per raggiungere Antey: la cosa singolare è che tra Ville e Nuarsaz non vi sono deviazioni, incroci o tratti nei quali la mulattiera non sia perfettamente visibile.

Dopo aver raggiunto il fondo della vallata si passa sul largo ponte in legno gettato sul torrente Chamois e si entra nel villaggio di Nuarsaz. Sulla destra si trova subito un grande grenier splendidamente restaurato.

Nel mezzo di questo minuscolo gruppo di case è possibile riempire la borraccia alla fontana profittando degli ultimi attimi di quiete prima di ripercorrere la strada asfaltata che porta alla stazione di partenza della funivia.

Curiosità:

La mulattiera Antey-Chamois è detta delle Seingles ovvero delle cinture, prende il nome dagli stretti terrazzamenti che la sovrastano e che erano un tempo coltivati a cereali. La macina che si trova ora all'interno del mulino venne trasportata lungo i tornati delle Seingles da otto uomini senza alcun aiuto meccanico o animale.

Rascard ristrutturato nel villaggio di Ville - B&B Chamois
Rascard ristrutturato
nel villaggio di Ville

Mulattiera Buisson Chamois di notte sotto la neve
Mulattiera Buisson Chamois
in notturna invernale.

Chamois è uno dei comuni più piccoli della Valle d'Aosta: nel 2011 contava solo 94 residenti.

Da Milano o da Novara ad Antey con i mezzi pubblici.

Arrivare a Buisson con i mezzi pubblici è una buona idea per chi deve spostarsi da solo. Con circa 30 euro di spesa si viaggia comodamente seduti qualche spanna più in alto degli automobilisti e si osservano panorami suggestivi senza l'ansia che procurano gli autovelox o i controlli alcolemici.

Sul sito della SAVDA è possibile consultare gli orari ed i prezzi di pullmann autostradali che partono da Milano e Novara verso la Valle d'Aosta: http://www.savda.it/it/orari.php

Con partenza da Milano alle 7:15 si arriva ad Antey Buisson 9:47. Se si desidera rientrare in giornata è possibile riprendere il bus ad Antey Buisson alle 17:48 ed arrivare a Milano alle 20:30, giusto in tempo per la cena.

Ponte sul Torrente Chamois, villaggio di Nuarsaz
Ponte sul Torrente Chamois

Grenier ristrutturato nel villaggio di Nuarsaz
Grenier nel villaggio di Nuarsaz

Bibliografia:

Luca Zavatta, Le valli del Cervino, L’Escursionista Editore, Rimini 2005, pag. 138
Maria Cristina Ronc, La valle del Cervino, Torino 1990, pag. 160

Cartografia:

L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 7 – Valtournenche Monte Cervino Val d'Ayas ovest – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 5 – Cervino–Matterhorn e Monte Rosa – scala 1:50.000
Comunità Montana Monte Cervino – Foglio 2 media valle – scala 1:25.000

PAGINA DEL 24.01.2014

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