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Distanza progressiva | Tempo | Indicazioni | Lunghezza tratto |
0 km | 0h00 | Dall'uscita autostradale di Châtillon Saint Vincent si gira a sinistra seguendo le indicazioni per Cervinia, si attraversa il centro storico e dopo il ponte | 0.800 km |
0.800 km | - | A destra seguendo le indicazioni per Valtournenche | 0.100 km |
0.900 km | - | A destra seguendo le indicazioni per Breuil-Cervinia | 0.200 km |
1.100 km | 0h05 | A destra seguendo le indicazioni per Breuil-Cervinia | 7.600 km |
8.700 km | 0h15 | A sinistra seguendo le indicazioni per Torgnon | 1.000 km |
9.700 km | 0h17 | A destra seguendo le indicazioni per Navillod | 0.300 km |
10.000 km | 0h18 | Arrivo al parcheggio della frazione Navillod | - |
Questa breve passeggiata porta alle spalle del Rovet, una casa isolata, appollaiata ai ripidi fianchi rocciosi che reggono anche il Ru dou Pan Perdu. Dalle strette terrazze che la circondano si domina la frazione Navillod e il borgo di Antey.
Poco più in alto si trova la Barma nella quale trovarono rifugio i resistenti varso la fine della seconda guerra mondiale.
Con il termine Barma si indica nel dialetto valdostano una roccia che offre riparo. In questo caso si tratta di un vano seminterrato addossato alla roccia di circa 30 metri quadrati con una porta d'ingresso e una finestra quasi invisibile dall'esterno.
Si parte dal piazzale della frazione Navillod. Dopo aver percorso poche decine di metri della strada asfaltata che sale verso la frazione Gombaz si arriva alla latteria consortile restaurata nel 2006. Qui si lascia l'asfalto e si imbocca la stradina erbosa sulla destra, in leggera salita.
Si costeggiano le ultime case del villaggio, si oltrepassa un vecchio rascard ormai cadente e all'incrocio che segue ci si dirige a destra, in piano, verso la piramide del Cervino che si scorge in fondo alla valle. Si cammina a fianco di un ru, un canale irriguo le cui acque arrivano dal torrente Petit Monde. Dopo i primi freddi alcuni salici che crescono sul bordo del ruscello tendono i rami sottili e colorati di rosso verso il cielo autunnale.
Quando si raggiunge il canale rivestito di pietra che scende ripidissimo verso il fondovalle si lascia il sentiero e si sale lungo l'argine in cemento fino a trovare una traccia che permette di proseguire verso l'interno del bosco. Sotto le prime conifere si trova il sentiero ampio anche se un poco ripido che porta al Rovet.
Questa bella casa domina la frazione di Navillod e il borgo di Antey e ha sulla facciata una vite che ogni anno in autunno si riempie di grappoli: non è forse il record di altezza ma fruttificare a 1245 metri di quota è inconsueto per una pianta che dà il meglio di sè nel fondovalle.
Per raggiungere la Barma dei Partigiani si passa dietro la casa su di un sentiero poco frequentato, si sale lungo un pendio ripido coperto dalle latifoglie e dopo la cascatella si prosegue pressoché in piano fino ad arrivare ai piedi dei roccioni dove, quasi all'improvviso, ci si trova dinanzi alla porta che dà accesso alla barma.
Durante la lotta partigiana l'ingresso era nascosto da delle fascine di legna e per entrare si utilizzava la finestra che è quasi invisibile dall'esterno.
Una rielaborazione di questa escursione è stata pubblicata a pag. 127 del libro I sentieri per la libertà edito nel 2015 dal Corriere della Sera e dalla Gazzetta dello Sport.
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AA. VV. I sentieri per la libertà, Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, Milano, 2015 ISSN 2036-6299, 9 772036 629210, pag. 127
L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 7 – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 5 – scala 1:50.000
Comunità Montana Monte Cervino – Foglio 2 – scala 1:25.000
PAGINA DEL 26.04.2007
ULTIMO AGGIORNAMENTO 16.12.2015
Quest'opera di Gian Mario Navillod è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.