Difficoltà: escursionistica

Escursione all'alpeggio Tresinot 1704 m

Dal parcheggio della frazione Tzendelabò di Gaby 1020 m

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partenza: 1020 m
arrivo: 1704 m circa
dislivello in salita: 700 m circa

andata: 2h00
ritorno: 1h30
totale: 3h30

Segnavia: 9

Tratti difficili: no
Tratti esposti: sì
Ombra: sì

pericolo caduta massi: sì

Periodo consigliato:
primavera, estate, autunno

Da vedere:
la mulattiera per il colle della vecchia
l'alpeggio di Tresinot.

Itinerari collegati:
Vallone di San Grato,
Colle della Vecchia,
Alpe Credemi.

Attenzione: in questo itinerario vi sono dei toponimi equivalenti.

Uscita autostradale Pont Saint Martin
Distanza dal casello autostradale: 17.700 km circa
Avvicinamento in auto dal casello autostradale: 0h20' circa

Distanza progressiva Tempo Indicazioni Lunghezza tratto
0.000 km 0h00 Dall'uscita autostradale di Pont Saint Martin ci si immette sulla statale 26 in direzione di Torino 0.700 km
0.700 km - alla rotonda si prende per la valle di Gressoney 0.500 km
1.200 km 0h02' A destra sulla strada regionale 44 della valle del Lys per Gressoney 16.400 km
17.600 km 0h20' A sinistra per Tzendelabò e camping Pineta 100 m circa
17.700 km circa 0h20' Pochi metri prima dell'ingresso del campeggio si lascia l'auto nel piccolo parcheggio sulla destra -

Parcheggio vicino all'entrata del camping Pineta
Parcheggio

Introduzione

Questa escursione porta al vecchio alpeggio di Tresinot, un pugno di costruzioni rurali attraversate dalla mulattiera per il Colle della Vecchia. Nel silenzio di questo alpeggio non ancora raggiunto dalla strada l'orecchio si perde ascoltando il variare del soffio del vento. L'occhio sale, naturalmente attratto dal colle che si vede poco più in alto. E la mente va ai tempi lontani in cui le carovane di muli risalivano questi versanti cariche di mercanzie.

Dopo aver raggiunto l'alpeggio di Tresinot si consiglia di proseguire lungo gli innumerevoli tornanti fino al valico che dista circa un'ora e mezza di marcia.

Inizio della mulattiera per il Colle della Vecchia
Partenza

Descrizione

Dopo aver lasciato l'auto ci si avvia lungo la strada asfaltata che passa davanti al campeggio ed al centro storico del villaggio. Sulla sinistra si trova un bel fontanile in pietra e sulla destra si vedono delle vecchie case con dei particolari architettonici inconsueti.

Alcune centinaia di metri dopo il centro abitato si trova sulla destra l'inizio della mulattiera per il Colle della Vecchia, segnavia 9.

Venne costruita nel 1877 grazie all'interessamento del senatore Rosazza, per collegare la Valle del Cervo con la Valle di Gressoney. La sua pendenza è modesta, venne mantenuta così bassa per permettere il transito delle carovane di muli, unico mezzo di trasporto delle mercanzie prima dell'arrivo della ferrovia e delle strade carrabili.

Muri di sostegno sotto l'alpe Lampouney
Mulattiera

Con 216 tornanti e quasi altrettante curve supera i 1165 di dislivello tra il villaggio di Tzendelabò e il colle mantenendo una larghezza di circa un metro e mezzo. Nella parte bassa alcuni tratti sono dissestati e la larghezza è ridotta a quella di un buon sentiero di montagna. Sarebbe auspicabile un intervento di restauro di questo tracciato monumentale che nulla ha da invidiare alle celebri strade di caccia del Gran Paradiso.

All'inizio della mulattiera si cammina nell'ombra di un bosco misto in cui si mescolano aghifoglie e latifoglie: tra abeti e larici crescono le betulle bianche, i ciuffi dei noccioli, i sorbi. Dopo la pietraia la mulattiera si restringe a causa di alcuni cedimenti del selciato ma anche in questi tratti il sentiero mantiene una larghezza minima di circa cinquanta centimetri.

Non appena attraversa nuovamente terreni più stabili o ricchi di pietrame riprende le sue dimensioni monumentali che consentivano l'incrocio di due carovane di muli. L'acciottolato è sostenuto da muri di pietra a secco punteggiati di muschi e licheni, nel sottobosco spuntano ciuffi di rododendri e si vedono in lontananza le acque di un torrente che scendono a cascata il fianco della valle del Lys.

Alpe Lampouney, il fabbricato inferiore
Alpe Lampouney

Sulla sinistra si apre un'ampia radura che ospita l'alpeggio di Lampouney, il fabbricato inferiore è costruito in pietra a secco, quello superiore, più moderno, ha i muri in pietra legati con malta e i giunti intonacati. Tra i due si vede la una vasca seminterrata in cui si raccoglievano i liquami della stalla utilizzati per la fertirrigazione. Dall'altra parte della valle, reso imponente dalla vicinanza, si alza il monte WeissWeib. Con un grande tornante la mulattiera passa ai margini di questi ripidi pascoli e prosegue verso gli alpeggi di Beccaz, Tresinot e il Colle della Vecchia.

Poco più in alto si incontra una ripida scorciatoia che taglia un tornante, poi, sulla destra due faggi dalla liscia corteccia grigiastra sulla quale sono tracciate delle lettere incerte all'interno di un piccolo cuore.

Si esce dal bosco e si attraversa una radura molto ripida, colonizzata da giovani betulle che sembrano ancora più esili al cospetto dei grandi larici che crescono ai margini della foresta. È la radura dell'alpeggio Beccaz (1554 m), una bella costruzione in pietra a secco che sembra quasi aggrappata alla rocce sovrastanti. Alle sue spalle, poche decine di metri più in alto, si trova un rudere e una piccola stalla dalle pareti intonacate.

Alpe Beccaz, il fabbricato inferiore
Alpe Beccaz

Si prosegue nell'ombra degli alberi fino a raggiungere il vecchio alpeggio di Tresinot (1704 m), preceduto e circondato da ampi pascoli. È costituito da una grande casa a due piani con la facciata principale intonacata; ai lati vi sono due fabbricati rurali in pietra, il primo dei quali è anch'esso a due piani. Sotto la mulattiera è posizionata la concimaia, pochi metri a monte del fabbricato più grande, a lato della strada, sono incise su una pietra bianca delle iniziali sormontate dalla data 1917.

A monte dell'alpeggio si vede la sella del Colle della Vecchia con sulla destra la punta omonima alta 2387 metri, dall'altra parte della Valle di Gressoney si intravede la punta del Mont Nery di 3075 metri.

Chi lo desidera può proseguire verso il Colle della Vecchia che dall'alpe Tresinot si raggiunge in circa un'ora e mezza di marcia.

Alpe Tresinot, il fabbricato principale
Alpe Tresinot

Curiosità

Poco prima del Colle della Vecchia venne incisa nella roccia a fianco della mulattiera un'iscrizione con la data e i nomi degli operai che parteciparono ai lavori. A pochi metri di distanza due figure femminili disegnate a grandezza naturale si tendono le braccia sotto la scritta augurale “Guten tag - Buon giorno”

Bibliografia:

Gianni Valz Blin, Il collegamento pedonale tra Piedicavallo (Val d’Andorno) e la Valle del Lys attraverso il Colle della Vecchia, Augusta 2007, Associazione Augusta, Issime (Ao), pag. 20,
copia digitale disponibile a questo indirizzo:
http://www.augustaissime.it/rivista/2007/Augusta%202007.pdf

Luca Zavatta, Le Valli del Monte Rosa, ed. L’Escursionista, 2002, pag. 198

Cartografia:

L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 12 – Basse Valli d'Ayas e Gressoney – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 9 – Ivrea Biella bassa Valle d'Aosta – scala 1:50.000

PAGINA DEL 15.05.2007
ULTIMO AGGIORNAMENTO 1.11.2010

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