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Distanza progressiva | Tempo | Indicazioni | Lunghezza tratto |
0.000 km | 0h00 | Dall'uscita autostradale di Pont Saint Martin ci si immette sulla statale 26 in direzione di Torino | 0.700 km |
0.700 km | - | alla rotonda si prende per la valle di Gressoney | 0.500 km |
1.200 km | 0h02' | A destra sulla strada regionale 44 della valle del Lys per Gressoney | 16.400 km |
17.600 km | 0h20' | A sinistra per Tzendelabò e camping Pineta | 100 m circa |
17.700 km circa | 0h20' | Pochi metri prima dell'ingresso del campeggio si lascia l'auto nel piccolo parcheggio sulla destra | - |
Questa passeggiata porta all'alpeggio Lampouney, due piccole costruzioni in pietra racchiuse in una radura circondata dal bosco.
Per raggiungerle si percorre il primo tratto della mulattiera che porta al Colle della Vecchia, costruita nel 1877 grazie all'interessamento del senatore Rosazza, per collegare la Valle del Cervo con la Valle di Gressoney.
È una bella passeggiata nel bosco, alla portata di tutti grazie alla modesta pendenza del tracciato.
Dopo aver lasciato l'auto ci si avvia lungo la strada asfaltata che passa davanti al campeggio ed al centro storico del villaggio. Sulla sinistra si trova un bel fontanile in pietra e sulla destra si vedono delle vecchie case con dei particolari architettonici inconsueti.
Alcune centinaia di metri dopo il centro abitato si trova sulla destra l'inizio della mulattiera per il Colle della Vecchia, segnavia 9.
Venne costruita nel 1877 grazie all'interessamento del senatore Rosazza, per collegare la Valle del Cervo con la Valle di Gressoney. La sua pendenza è modesta, venne mantenuta così bassa per permettere il transito delle carovane di muli, unico mezzo di trasporto delle mercanzie prima dell'arrivo della ferrovia e delle strade carrabili.
Con 216 tornanti e quasi altrettante curve supera i 1165 di dislivello tra il villaggio di Tzendelabò e il colle mantenendo una larghezza di circa un metro e mezzo. Nella parte bassa alcuni tratti sono dissestati e la larghezza è ridotta a quella di un buon sentiero di montagna. Sarebbe auspicabile un intervento di restauro di questo tracciato monumentale che nulla ha da invidiare alle celebri strade di caccia del Gran Paradiso.
All'inizio della mulattiera si cammina nell'ombra di un bosco misto in cui si mescolano aghifoglie e latifoglie: tra abeti e larici crescono le betulle bianche, i ciuffi dei noccioli, i sorbi. Dopo la pietraia la mulattiera si restringe a causa di alcuni cedimenti del selciato ma anche in questi tratti il sentiero mantiene una larghezza minima di circa cinquanta centimetri.
Non appena attraversa nuovamente terreni più stabili o ricchi di pietrame riprende le sue dimensioni monumentali che consentivano l'incrocio di due carovane di muli. L'acciottolato è sostenuto da muri di pietra a secco punteggiati di muschi e licheni, nel sottobosco spuntano ciuffi di rododendri e si vedono in lontananza le acque di un torrente che scendono a cascata il fianco della valle del Lys.
Sulla sinistra si apre un'ampia radura che ospita l'alpeggio di Lampouney, il fabbricato inferiore è costruito in pietra a secco, quello superiore, più moderno, ha i muri in pietra legati con malta e i giunti intonacati. Tra i due si vede la una vasca seminterrata in cui si raccoglievano i liquami della stalla utilizzati per la fertirrigazione. Dall'altra parte della valle, reso imponente dalla vicinanza, si alza il monte WeissWeib. Con un grande tornante la mulattiera passa ai margini di questi ripidi pascoli e prosegue verso gli alpeggi di Beccaz, Tresinot e il Colle della Vecchia.
Poco prima del Colle della Vecchia venne incisa nella roccia a fianco della mulattiera un'iscrizione con la data e i nomi degli operai che parteciparono ai lavori. A pochi metri di distanza due figure femminili disegnate a grandezza naturale si tendono le braccia sotto la scritta augurale “Guten tag - Buon giorno”
Gianni Valz Blin, Il collegamento pedonale tra Piedicavallo (Val dAndorno) e la Valle del Lys
attraverso il Colle della Vecchia, Augusta 2007, Associazione Augusta, Issime (Ao), pag. 20,
copia digitale disponibile a questo indirizzo:
http://www.augustaissime.it/rivista/2007/Augusta%202007.pdf
Luca Zavatta, Le Valli del Monte Rosa, ed. L’Escursionista, 2002, pag. 198
L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 12 –
Basse Valli d'Ayas e Gressoney – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 9 –
Ivrea Biella bassa Valle d'Aosta – scala 1:50.000
PAGINA DEL 14.05.2007
ULTIMO AGGIORNAMENTO 1.11.2010
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