Difficoltà: escursionisti esperti

Strada militare Bard Machaby

Dalla statale 26

MAPPA OSM: RAPIDA DINAMICA

MAPPA REFUGES.INFO: RAPIDA DINAMICA

MAPPA DI GOOGLE TRACCIA GPS (.GPX)

partenza: 330 m
arrivo: 711 m
dislivello in salita: 380 m circa

andata: 1h30
ritorno: 1h00
totale: 2h30

Segnavia: assente

Tratti difficili: sì
Tratti esposti: no
Ombra: sì

pericolo caduta massi: sì

Da vedere: i resti delle fortificazioni, gli imponenti castagni, il santuario e il borgo di Machaby

Accesso al punto di partenza:

Uscita autostradale Verrès direzione Torino
Distanza dal casello autostradale: 6.8 km
Avvicinamento in auto dal casello autostradale: 10 minuti

oppure

Uscita autostradale Pont-Saint-Martin direzione Aosta
Distanza dal casello autostradale: 6.7 km
Avvicinamento in auto dal casello autostradale: 10 minuti

Parcheggio all'inizio della strada militare Bard Machaby
Parcheggio

Introduzione

Questa splendida strada militare collegava il forte di Bard alla caserma Lucini di Machaby.

Purtoppo una frana caduta il 27 marzo 2005 l'ha tagliata a metà cancellandone un tratto lungo alcune centinaia di metri sopra quota 550 metri e danneggiando alcune decine di metri di selciato più in basso.

In attesa che venga tracciato un nuovo sentiero di collegamento chi desidera raggiungere la caserma dedicata al Tenente Lucini, ora adibita ad ostello delle gioventù, deve percorrere la strada che passa a monte del santuario di Machaby oppure avventurarsi sul corpo della frana fino ad intercettare il tratto superiore della strada militare.

Strada militare Bard Machaby: frana da sotto
Frana da sotto

Strada militare Bard Machaby: frana da sopra
Frana da sopra

Strada militare Bard Machaby: interruzione frana
Interruzione frana

Avvicinamento

Dall'uscita autostradale di Verrès si segue la statale 26 in direzione Torino, si passa per due volte sotto il tracciato autostradale e dopo un lungo rettilineo che termina con una curva a destra, ai piedi della palestra di roccia, si prosegue ancora per pochi minuti, la strada passa tra due roccioni e poco prima del cartello che indica l’inizio del comune di Bard, si parcheggia in un piccolo piazzale sterrato che si intravede sulla sinistra.

oppure

Dall'uscita autostradale di Pont-Saint-Martin si segue la statale 26 in direzione Aosta, si superano gli abitati di Donnas e Bard e subito dopo il cartello che indica la fine del comune di Bard, si parcheggia in un piccolo piazzale sterrato che si intravede sulla destra.

Strada militare Bard Machaby: tratto scavato nella roccia
Tratto scavato nella roccia

Cippo della strada militare Bard Machaby
Cippo della
strada militare

Ostello di Machaby dopo il restauro
Ostello di Machaby
dopo il restauro

Caserma Lucini a Machaby prima del restauro
Caserma Lucini
prima del restauro

Descrizione

Lasciata l'auto ci si incammina lungo la strada militare che sale tra le vigne e i castagneti abbandonati. Sui grossi massi massi che si trovano ai bordi spiccano le tracce bianche lasciate dalla magnesite che usano gli arrampicatori.

La pendenza è costante e modesta. I tornanti si susseguono numerosi, si cammina all’interno del bosco su di un selciato quasi perfetto, ora su un tappeto di foglie fruscianti cadute dai castagni, ora sull’edera silenziosa che poco a poco ha colonizzato il bosco coprendo ogni cosa: le rocce, la strada, i giovani tronchi dei castagni trasformati in verdi colonne.

Di quando in quando la strada è parzialmente ostruita dai massi caduti dalle pareti soprastanti che hanno distrutto alcuni brevi tratti di selciato.

Nella parte alta, dove è meno frequente il transito, la vegetazione sta chiudendo la vecchia strada militare.

Quando si raggiunge la base della frana, a circa 550 m di quota, non resta che tornare sui propri passi fino all'auto e raggiungere passando dalla collina di Arnad la parte alta della strada militare Bard-Machaby.

Interno Caserma Lucini a Machaby prima del restauro
Interno Caserma Lucini
prima del restauro

Interno Ostello di Machaby dopo il restauro
Interno Ostello di Machaby
dopo il restauro

Caserma Lucini a Machaby vista da Nord-Ovest prima del restauro
Caserma Lucini prima del restauro

In alternativa, in attesa del nuovo sentiero di raccordo, è possibile, ma sconsigliato, avventurasi sulla pietraia e salire facendosi largo tra i rovi che hanno colonizzato il corpo della frana fino a raggiungere la parte rimasta intatta della strada militare che prosegue fuori dal bosco di castagni, su di un arido pendio dove la strada è stata letteralmente scavata nella roccia fino a raggiunge il belvedere che domina il basso corso della Dora Baltea.

Sulla sinistra si vede il Forte di Bard, ai suoi piedi l’abitato di Hône e poi tutto il pianoro alluvionale in fondo al quale, sulla destra, s’alza la piramide tozza del Monte Barbeston. Ancora sulla destra sale tra i castagni la roccia inclinata della Paretone, una delle prime palestre di roccia valdostane, a monte della strada si staglia nitido contro il cielo il Pilastro Lomasti, intitolato al suo primo salitore, Ernesto Lomasti che nel 1979 tracciò la prima delle numerose vie che solcano questo gigantesco dito di roccia alto più di 200 metri.

Si prosegue oltre il belvedere camminando prima in leggera discesa tra i cespugli fioriti salendo poi lentamente verso la sella di Machaby. Dopo aver raggiunto i primi pascoli, delimitati da lastroni di pietra infissi nel terreno, si entra nel bosco degli antichi castagni, imponenti, solenni, muti testimoni di secoli di storia che, indolenti, hanno lasciato passare sotto i loro rami. Ai loro piedi si intravedono le prime case del villaggio e in pochi minuti si raggiunge la caserma dedicata al tenente Lucini ora adibita ad ostello della gioventù.

Sito ufficiale dell'Ostello di Machaby

Strada militare Arnad Machaby
Strada militare Arnad Machaby
in autunno

Strada militare Arnad Machaby
Strada militare Arnad Machaby

Curiosità

La caserma difensiva di Machaby è stata costruita intorno agli anni 1880 e serviva, unitamente alla batteria del villaggio Lo Fort, ad impedire alle truppe nemiche di aggirare il forte di Bard, riedificato negli anni 1830/38 dopo essere stato completamente raso al suolo per volere di Napoleone. L'armata di riserva che dal 19 maggio al primo giugno 1800 dovette aggirare la fortezza si ritiene non abbia percorso questo vallone alle spalle di Arnad ma si sia tenuta più in basso passando alle spalle della Barma di Ban e sia salita da questa ad Albard di Bard lungo un sentiero oggi impercorribile a causa della vegetazione. La batteria era armata con cannoni a retrocarica in ghisa dal calibro di 150 mm e con gittata di 8000 m.

Anche se abbandonate da tempo le fortificazioni hanno lasciato una traccia nella memoria della gente di Arnad. Ecco alcune testimonianze tratte da "Arnad in Valle d'Aosta quasi un secolo di memoria" di E. Noro e A. Champurney, edito da Priuli & Verlucca (pag. 116, 201)

Bonel Luigia, n. 1906

" ... Il forte militare sopra Matsabé l'hanno costruito nel 1888, c'erano dei soldati ed avevano anche dei cannoni ed ho sentito raccontare che ogni tanto sparavano, poi durante la guerra del 1915-18 sono venuti molti soldati ed hanno fatto scendere i cannoni giù per la roveu'a (frana). Al kouarté (caserma militare) c'erano delle campagnie di militari, facevano sempre delle grandi quantità di pasta e molti venivano su dal paese con dei barakin (pentolini) per prendere la pasta che i soldati avanzavano, tanto loro l'avrebbero buttata, qualcuno per mangiarla ed altri per darla ai maiali ... "

Rolland Gasparina, n. 1915

" ... Mi ricordo molto bene dei soldati che erano di guardia alla caserma di Matsabé, al forte ed al forte di La Cou. Ultimamente erano in pochi e una donna di Bard che chiamavano Gin è stata l'ultima guardiana. Il kouarté (caserma) era allora molto ben tenuta con delle belle stanze con il pavimento in legno, la hiterna (cisterna) per l'acqua e più sotto c'erano anche degli orti coltivati. I militari sono rimasti fino al 1920/22 ma la caserma è sempre stata chiusa a chiave fino all'ultima guerra. ..."

Bibliografia:

Luca Zavatta, Le Valli del Monte Rosa, ed. L’Escursionista, 2002
Dario Gariglio Mauro Minola, Le fortezze delle Alpi occidentali, ed. l'Arciere, 1994
Alfonso Bernardi, Le siège de Bard en 1800, 1989
E. Noro A. Champurney, Arnad in Valle d'Aosta quasi un secolo di memoria, Priuli & Verlucca, 1986

Cartografia:

L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 12 – Basse Valli d'Ayas e Gressoney – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 9 – Ivrea Biella bassa Valle d'Aosta – scala 1:50.000
Comunità Montana Monte Rosa – Carta dei sentieri – scala 1:50.000

PAGINA ANTE 18.04.2006
ULTIMO SOPRALLUOGO 20.10.2012
ULTIMO AGGIORNAMENTO 21.10.2012

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