Difficoltà: escursionistica

Passeggiata con le ciaspole
da Plau all'alpeggio di Lavesé

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Dalla frazione Plau di Saint Denis

MAPPA OSM: RAPIDA DINAMICA

MAPPA REFUGES.INFO: RAPIDA DINAMICA

MAPPA DI GOOGLE TRACCIA GPS (.GPX)

ESCURSIONI GUIDATE A PARTIRE DA 6 EURO

partenza: 1320 m
arrivo: 1533 m
dislivello in salita: 200 m circa

andata: 1h00
ritorno: 0h45
totale: 1h45

Segnavia: 2.

Tratti difficili: no.
Tratti esposti: no.
Ombra: sì.

pericolo caduta massi: no.

Periodo consigliato:
tutto l’anno.

Da vedere:
il bosco di abeti rossi,
la grande radura,
il ristoro di Lavesé

Itinerari collegati:
passeggiata al villaggio di Ronginé di Fontainemore,
il Ru du pan Perdu di Châtillon
passeggiata al villaggio di Piatolet di Perloz.

Attenzione: in questo itinerario vi sono dei toponimi equivalenti.

Accesso al punto di partenza:

Uscita autostradale: Châtillon-Saint Vincent
Distanza dal casello autostradale: 19.000 km circa
Avvicinamento in auto dal casello autostradale: 0h30'

Parcheggio
Parcheggio

Dipinto murale
Dipinto murale a Plau

Introduzione

Questa passeggiata piacevole e corta invita alla scoperta di Lavesé, un bellissimo alpeggio restaurato ai piedi dell'eremo di Saint Evence.

Il percorso si svolge per buona parte all'interno di uno splendido bosco ricco di funghi da cui si esce all'improvviso per affacciarsi sull'ampia conca verde circondata da pini ed abeti.

Da quest'oasi di pace è possibile raggiungere in poco più di mezz'ora il belvedere di Saint Evence dal quale si gode una splendida vista sul Cervino e sul corso inferiore della Dora Baltea.

Accesso

Dall'uscita del casello autostradale di Châtillon si seguono le indicazioni per Aosta fino all'abitato di Chambave dove inizia sulla destra la strada regionale che porta prima a Saint Denis e poi continua verso il Colle di Saint Pantaléon. Subito dopo la frazione Plau si lascia l'auto nell'ampio parcheggio che si trova sulla sinistra.

Descrizione

Dopo aver parcheggiato l'auto si torna indietro per 50 metri lungo la regionale, si passa ai piedi di una ingenua pittura murale che rappresenta la crocefissione e ci ci si incammina lungo la strada asfaltata che parte alle spalle di un rascard cadente.

Strada asfaltata verso Lavesé
Strada verso Lavesé

Vecchia mulattiera per Lavesé
Vecchia mulattiera per Lavesé

Proprio sul bordo della strada si nota la palina della sentieristica regionale che indica il sentiero numero 2 per Saint Evence.

Si seguono le frecce gialle salendo lungo la strada asfaltata che porta ad una grande stalla, dopo pochi minuti di cammino si lascia l'asfalto e dopo aver indossato le ciaspole si prosegue diritti lungo la vecchia mulattiera che sale tra le conifere.

Il tracciato è infossato nel terreno, a volte la neve portata dal vento lo riempie quasi fino all'orlo. Una pista forestale interrompe bruscamente il vecchio sentiero, ci si immette sul nuovo tracciato e tenendo sempre la destra, in leggerissima salita, si arriva prima al cartello segnaletico del tour de Saint Evence e poi al termine della pista.

Si riprende la piacevole mulattiera e si sale con decisione attraverso il giovane bosco di abeti pini e larici, in questo tratto occorre prestare un po' di attenzione perché il sentiero a tratti è nascosto sotto la neve.

Al termine della breve fatica si arriva ad un tratto pianeggiante dove si osservano sulla destra i segni rossi e bianchi che in Valle d'Aosta delimitano le particelle forestali.

Si percorre l'ampio sentiero nell'ombra fitta degli abeti coperti di neve, qua e là si vedono le tracce lasciate di volpi e daini durante i loro vagabondaggi.

Pista forestale per Lavesé in inverno
Pista forestale per Lavesé

Sentiero per Lavesé in inverno
Sentiero per Lavesé in inverno

Si arriva così alla pista forestale che scende da Lavesé. La si percorre e dopo aver superato una leggera salita si prosegue per un lungo tratto in mezzo al bosco, in piano, immersi in un silenzio ovattato, interrotto solo dal tonfo delle ciaspole che affondano nella neve polverosa.

Si arriva così al bivio, poco evidente, dal quale si stacca sulla destra il sentiero per Saint Evence, tra i tronchi egli albero si vede il chiarore della grande radura coperta di neve. Tendendo leggermente a sinistra si prosegue lungo la pista fino ad arrivare in pochi minuti all'ingresso dell'alpeggio restaurato di Lavesé.

Il vecchio alpeggio è stato restaurato tenendo conto dei principi della bioedilizia e dello sviluppo sostenibile, sorge al limite del bosco ai bordi di una splendida radura posta ai piedi dell'oratorio di Saint Evence.

È il posto ideale per passare qualche tempo a stretto contatto con la natura, lontano dai rumori e dai ritmi frenetici della città. Si consiglia di arrivarci a piedi, seguendo questo itinerario, oppure lungo la strada sterrata d'accesso che in inverno, coperta dalla neve, è estremamente suggestiva.

Curiosità

L'alpeggio di Lavesé è stato restaurato con il finanziamento dell'Unione Europea e rappresenta un esempio concreto di sviluppo sostenibile: nel recupero della struttura sono stati utilizzati materiali naturali, l'energia elettrica è prodotta da pannelli fotovoltaici, il riscaldamente è assicurato in parte dalla legna e in parte dai pannelli solari e per la depurazione degli scarichi si utilizza un fitodepuratore, uno stagno artificiale nel quale microorganismi e piante ripuliscono l'acqua da batteri e carichi inquinanti.

Per informazioni e prenotazioni consultare il sito http://www.lavese.it/.

Entrata del ristoro di Lavesé
Entrata del ristoro di Lavesé

Radura di Lavesé in inverno
Radura di Lavesé in inverno

Ristoro di Lavesé e Cima Longhede
Ristoro di Lavesé e Cima Longhede

la palestra di roccia

A dieci minuti dall'alpe Lavesé è stata attrezzata una nuova palestra di roccia dedicata ai bambini. Vi si accede dalla strada sterrata che collega l'alpeggio alla frazione Plau di Saint Denis.

Il sentiero è largo e ben segnalato, i fittoni e le soste sono in acciaio inox fissati con resine alla roccia. La piccola parete rocciosa attrezzata è esposta a sud, proprio ai piedi dell'oratorio di Saint Evence.

Nelle ore più calde delle giornata estive si trasforma in una sauna, meglio andarci sul tardi o nelle stagioni più fresche.

Palestra di roccia
"Le paradis des enfants" - Il paradiso dei bimbi

settore destro

il ritorno della farfalla 5-
moscalosca 5
linomaggiolino 5+
cinghio 6a+
cavacavallo 6a

settore sinistro

lillococcodrillo 4+
dante l'elefante 4
orcamucca 6a

Il ritorno della farfalla
Il ritorno della farfalla

Bibliografia:

Luca Zavatta, Le valli del Cervino, L’Escursionista Editore, Rimini 2005, pag. 306
Maria Cristina Ronc, La valle del Cervino, Torino 1990, pag. 208

Cartografia:

Comunità Montana Monte Cervino – Foglio 2 media valle – scala 1:25.000
Comunità Montana Monte Cervino – Foglio 3 bassa valle – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 5 – Cervino–Matterhorn e Monte Rosa – scala 1:50.000

PAGINA DEL 25.08.2008
ULTIMO SOPRALLUOGO 4.01.2012
ULTIMO AGGIORNAMENTO 31.07.2014

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