Il grenier medievale del villaggio di
Enchasaz di Saint Marcel 980 m circa

Alla frazione Enchasaz di Saint Marcel si accede in auto

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Itinerari collegati:
il Ru du Pan Perdu di Antey,
il rascard di Ronc d'Etirol,
il grenier di Triatel di Torgnon.

Facciata Sud ed Est del grenier di Enchasaz, comune di Saint-Marcel
Facciata Sud ed Est

Introduzione

I grenier sono fabbricati rurali costruiti in legno che venivano edificati per conservare le granaglie e le derrate alimentari in un locale asciutto anche se esposto agli sbalzi di temperatura.

Dei pochi rimasti in Valle d'Aosta alle soglie del XXI secolo alcuni risalgono addirittura al basso medioevo: questo il caso del Grenier di Enchasaz che presenta una fattura arcaica ed è stato edificato con legname abbattuto tra il 1452 e il 1456(1).

Purtoppo sono rari i comuni che, seguendo l'esempio di quello di Torgnon, salvaguardano queste importantissime testimonianze architettoniche del medioevo valdostano.

Se il grenier di Triatel di Torgnon è stato resturato ed adibito a sede di museo etnografico in compenso a pochi passi dalla chiesa di Verrayes il grenier di Gros Ollian giace nel più completo abbandono, il suo tetto è crollato e le sue strutture lignee antichissime marciscono sotto le intemperie.

Sarebbe auspicabile che dove mancasse l'intervento dell'ente pubblico i privati provvedessero alla messa in sicurezza delle antiche costruzioni lignee del medioevo valdostano che, prive di una efficace copertura, si stanno velocemente degradando.

Architrave della cantina del grenier di Enchasaz, comune di Saint-Marcel
Architrave della cantina

Descrizione

Il grenier di Echasaz si presenta ancora in ottime condizioni di conservazione. La copertura, in parte metallica, assolve ancora alla sua funzione di protezione della struttura sottostante in legno di larice, costruita circa 550 anni fa.

La cantina posta al piano seminterrato ha un'altezza di circa 180 cm, solaio ligneo, mura in pietra di pezzatura irregolare. Nella parte bassa della muratura sono stati utilizzati alcuni sassi di ragguardevoli dimensioni. La porta d'entrata della cantina è sormontata da un'architrave ligneo leggermente curvo sul quale è incisa una croce patente.

Il piano terreno è retto da una struttura portante comporta da quattro travi affiancate sostenute da undici pilastrini in legno che si incastrano direttamente nella parte inferiore delle travi, il fatto che non sia presente un disco di pietra tra i pilastrini e le travi rappresenta un indizio sull'arcaicità del fabbricato. Nove pilastrini reggono il volume principale costruito con assi posati orizzontalmente, due reggono la stanzetta posta a Nord Ovest e costruita con assi posati verticalmente.

Il piano terreno è diviso in tre piccole stanze, di altezza molto ridotta, circa 150 cm, ognuna con accesso indipendente dall'esterno. Una scala esterna permette di accedere al primo piano dove si trovano il terrazzo coperto posto sopra la stanzetta Nord Ovest e le due camere ricavate nell'ultimo piano, nel sottotetto.

La facciata Ovest del grenier, sulla quale si aprono cinque delle sei porte presenti nella struttura, è soffocata dall'alta parete intonacata del fabbricato costruito a fianco. Solo due metri separano le due costruzioni, due metri che nascondono la splendida complessità della facciata più bella del Grenier di Enchasaz.

Bibliografia:

(1) Claudine Remacle, Qui a bâti les greniers valdôtains au XVe siècle, in Biblioteque de l'archivum augustanum XXXV, Tipografia Valdostana, Aosta 2010, pag. 92 e segg.

Cartografia:

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PAGINA DEL 3.01.2011

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