Difficoltà: escursionisti esperti attrezzati D

Via ferrata Angster di Gressoney Saint Jean 1600 m

Dal lago Gover di Gressoney Saint Jean 1380 m

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partenza della ferrata: 1460 m
arrivo: 1600 m
dislivello in salita: 140 m circa

avvicinamento dall’auto: 0h30
rientro all’auto: 0h20
percorso in ferrata: 1h00
totale: 2h00

Segnavia: 4A - 15 - assente

Tratti difficili: sì
Tratti esposti: sì
Ombra: nel pomeriggio

pericolo caduta massi: sì

Periodo consigliato:
da giugno alle prime nevi

Da vedere:
il panorama sul massiccio del Monte Rosa,
il lago Gover.

Itinerari collegati:
Via ferrata di Valgrisenche,
Via ferrata di Valtournenche,
il Grand Tournalin.

Uscita autostradale: Pont-Saint-Martin
Distanza dal casello autostradale: 28.500 km
Avvicinamento in auto dal casello autostradale: 0h30'

Distanza progressiva Tempo Indicazioni Lunghezza tratto
0.000 km 0h00 Dall'uscita autostradale di Pont Saint Martin ci si immette sulla statale 26 in direzione di Torino 0.700 km
0.700 km - alla rotonda si prende per la valle di Gressoney 0.500 km
1.200 km 0h02' A destra sulla strada regionale 44 della valle del Lys per Gressoney 27.300 km
28.500 km 0h30' Subito dopo il ponte sul torrente Lys si lascia l'auto nel parcheggio sulla destra. -

Parcheggio per la via ferrata dei bambini di Gressoney Saint Jean
Parcheggio

Lago Gover
Lago Gover

Introduzione

Questa breve ferrata, molto panoramica, è l’itinerario ideale per chi desidera provare il brivido dei primi strapiombi.

I tempi di avvicinamento sono ridotti e il dislivello modesto. Chi lo desidera può percorrere in discesa la ferrata dei bambini inanellando nella stessa uscita le due ferrate di Gressoney Saint Jean.

Avvicinamento

Si attraversa la statale e si imbocca via Monterosa (la strada a fianco del cimitero), attraversando il centro storico fino a raggiungere una libreria sulla sinistra. Subito dopo si gira a sinistra, si prosegue fino alla pasticceria Follis poi si prende a destra e si percorre la strada sterrata fino all’entrata del parco del Lago Gover.

Si gira a destra e si percorre la strada privata Leonardo Follis fino al bivio. Si gira a sinistra e si prosegue fino ad arrivare alle spalle del lago Gover; alla fine della staccionata si trova sulla destra il cartello che indica palestra di roccia e ferrata.

Sentiero della Regina
Sentiero della Regina

Partenza
Partenza

Panorama sul Monte Rosa
Monte Rosa

Si sale fino ad incrociare il sentiero 15, detto il sentiero della regina, che taglia pressoché in piano il pendio. Si gira a destra e lo si percorre fino all’inizio della pietraia dove si trova il secondo cartello indicatore e la pianta della ferrata.

Si sale lungo la pietraia su tracce di sentiero seguendo gli esili segnavia gialli fino ad arrivare al piccolo chalet delle guide dal quale si imbocca il sentierino che sale sulla destra e porta in breve alla partenza della ferrata (cavo giallo).

Descrizione ferrata

La partenza della ferrata è subito verticale, poi la pendenza si addolcisce, si passa sotto l’arrivo di una tirolesee si prosegue lungo unaplacca. Dopo aver percorso una cengia scivolosa che finisce con un paio di gradini si arriva all’incrocio con la ferrata dei bambini.

L’itinerario prosegue lungo placche abbastanza coricate fino a raggiungere un traverso sulla destra, dal quale si possono ammirare comodamente le cime del massiccio del Monte Rosa che chiudono in alto la valle di Gressoney.

Si passa sul lato nord dello sperone dove si trova il passaggio chiave della ferrata: dopo un breve tratto abbastanza coricato la parete si inarca verso la verticale e poi in leggero strapiombo.

Ancoraggio della tirolese
Tirolese

Placca
Placca

Si prosegue lungo un brevissimo traverso sulla sinistra sempre oltre la verticale e si esce dalla parte impegnativa raggiungendo un pendio dove la ferrata si riduce a poco più di un sentiero.

Poi la roccia sale nuovamente, con un ultimo sforzo si raggiunge la piccola statua della Madonna davanti alla quale è stata fissata una panca molto esposta dalla quale si domina l’abitato di Gressoney e il lago Gover.

Poi con un ultimo brevissimo strapiombo si raggiunge la fine della ferrata e il prato che circonda una bella baita costruita in pietra e legno. La quota riportata sul cartello (1750 m) è probabilmente approssimata per eccesso.

Rientro

Dalla fine della ferrata si raggiunge in pochi minuti l’alpe Tschachteljatz dove si trova il cartello che segnala una quota di 1750 m, probabilmente approssimata per eccesso.

Sulla sinistra passa il sentiero 4A che si percorre in discesa prima a fianco della parete rocciosa dove sono tracciate alcune vie di arrampicata poi nel bosco di conifere fino ad incrociare il sentiero numero 15, detto della regina.

Si prosegue la ripida discesa fino al lago Gover poi ci si dirige verso il centro storico di Gressoney e il parcheggio ripercorrendo a ritroso l’itinerario di avvicinamento.

Incrocio con la ferrata dei bambini
Incrocio

Passaggio chiave
Passaggio chiave

Rientro dalla ferrata dei bambini

Dalla fine della ferrata si raggiunge in pochi minuti l’alpe Tschachteljatz dove si trova il cartello che segnala una quota di 1750 m, presumibilmente approssimata per eccesso.

Sulla sinistra passa il sentiero 4A che si percorre in discesa a fianco della parete rocciosa dove sono tracciate alcune vie di arrampicata. Al secondo bivio si prende a sinistra il sentiero che si dirige prima in piano verso la palestra di roccia e poi con una breve salita raggiunge l’arrivo della ferrata dei bambini.

Si percorre in discesa una placca alta sei metri molto coricata poi si scende ai piedi della parete di roccia fino a raggiungere alcuni gradini proprio sulla verticale del lago Gover.

Si passa sotto un piccolo tetto e si prosegue in leggera discesa lungo la cengia fino alla partenza della ferrata. Arrivati alla fine del cavo verde si segue il piccolo sentiero che porta alla partenza della ferrata Angster e ripercorrendo l’itinerario di avvicinamento si raggiunge in breve l’auto.

Curiosità:

Statua della Madonna e panchina
Statua della Madonna

Lago Gover dalla ferrata
Lago Gover

Il sentiero della regina è così chiamato il onore della regina Margherita di Savoia (a cui venne dedicata la pizza omonima) che passò la villeggiatura a Gressoney per ben 36 anni dal 1889 al 1925.

Nata nel 1851 da Ferdinando di Savoia, fratello del re Vittorio Emanuele II e da Elisabetta di Sassonia, la più bella dama della corte di Torino, il cui padre tradusse in tedesco la Divina Commedia, ebbe come governante una dama di origini viennesi.

Sposò nel 1868 Umberto di Savoia, futuro re d’Italia e suo cugino primo. Parlava bene il francese e il dialetto piemontese, lingue in uso alla corte dei Savoia e dalla mamma e dalla governante aveva imparato il tedesco.

È forse questa lingua, unita allo splendore della natura di questa valle, che la legò per così tanti anni alla sua villeggiatura di Gressoney.

La regina nei primi anni venne ospitata nella villa di proprietà del barone Beck Peccoz che l’aveva conosciuta a Courmayeur nel 1888. In seguito, innamoratasi dei luoghi, fece costruire Castel Savoia ove soggiornò dal 1904 fino 1925.

Bibliografia:

Bertoldi Silvio, Il re e Margherita, Rizzoli, Milano, 2004 Luca Zavatta, Le Valli del Monte Rosa, ed. L’Escursionista, 2002
Gatto Chanou Tersilla e Cerutti Augusta Vittoria, Guida insolita ... della Valle d’Aosta, ed Newton & Compton, Roma 2001
Maiocco Alberto, Ville e dimore a Gressoney ..., Centro Studi Walser, Aosta 2001

Alpe Tschachteljatz
Alpe Tschachteljatz

Placca sulla via ferrata dei bambini di Gressoney Saint Jean
Placca coricata
lungo il rientro

Cartografia:

Istituto Geografico Centrale – Foglio 5 Cervino–Matterhorn e Monte Rosa – scala 1:50.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 9 Ivrea Biella bassa Valle d'Aosta – scala 1:50.000

PAGINA DEL 6.11.2007

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