Difficoltà: escursionisti esperti

Ru dou Pan Perdu di Châtillon

dal villaggio di Liex (Lies)

MAPPA OSM: RAPIDA DINAMICA

MAPPA REFUGES.INFO: RAPIDA DINAMICA

MAPPA DI GOOGLE TRACCIA GPS (.GPX)

partenza: 990 m
arrivo: 980 m
dislivello in salita: qualche saliscendi

andata: 1h15
ritorno: 1h15
totale: 2h30

Segnavia: assente

Tratti difficili: sì
Tratti esposti: sì
Ombra: sì

pericolo caduta massi: sì

Periodo consigliato: inverno

Da vedere: i resti del Ru du Pan Perdu di Châtillon, l'impianto idroelettrico di Covalou.

Itinerari collegati: tratto precedente del ru, tratto seguente del ru, Il ponte acquedotto romano di Pondel, Ru Pan Perdu di Antey.

Parcheggio del villaggio di Liex/Lies di Antey in inverno
Parcheggio di Liex/Lies in inverno

Villaggio di Liex - sentiero per il Ru du Pan Perdu di Châtillon
Villaggio di Liex
sentiero per il Ru du Pan Perdu

Sentiero per il Ru du Pan Perdu di Châtillon
Sentiero per il Ru du Pan Perdu
di Châtillon

Introduzione

All'entrata della Valtournenche, in alto sulla destra, si vedono aggrappati alle rocce gli archi in pietra del Ru du Pan Perdu di Châtillon.

Tranne in alcuni punti particolarmente esposti è possibile seguire tutto il tracciato del ru fino nel comune di Saint-Vincent. Se si ripercorre verso monte il tracciato del Ru du Pan Perdu di Châtillon si trova una piacevole sorpresa: il primo tratto di questa opera imponente è ancora perfettamente funzionante e porta le acque del ghiacciai del Cervino fino al villaggio di Liex/Lies di Antey.

Dall'opera di presa che si trova un poco più a nord della piazza del mercato di Antey fino all'area pic-nic il sentiero è stato sistemato per essere percorso anche in sedia a rotelle. Dall'area pic-nic fino al villaggio di Liex si può proseguire in bici. Dal villaggio di Liex fino alle condotte forzate della centrale di Covalou è necessario essere degli escursionisti esperti con un discreto senso dell'orientamento e calzare un buon paio di scarponi.

Palina della sentieristica del comune di Antey
Palina della sentieristica

Primo tratto del Ru du Pan Perdu di Châtillon
Primo tratto del Ru du
Pan Perdu di Châtillon

Vecchio argine del Ru du Pan Perdu di Châtillon
Vecchio argine del Ru du
Pan Perdu di Châtillon

Descrizione

Dopo aver lasciato l'auto nel parcheggio superiore di Liex ci si inoltra tra la case fino ad arrivare alla fontana del villaggio dove si incrociano tre itinerari: scendendo verso il basso si arriva alla Microcentrale Idroelettrica di Antey, salendo si raggiunge l'ultimo tratto del Ru de Lies, andando in piano si attraversa il villaggio e si raggiunge l'inizio del Ru du Pan Perdu. Dopo le ultime case il sentiero scende leggermente per poi risalire tra i prati ed entrare nel bosco.

In pochi minuti si raggiunge la palina della sentieristica posta proprio sull'incorcio tra il vecchio tracciato del ru ed il sentiero stretto che sale tra gli alberi.

Prendendo a sinistra, verso nord, si trovano quasi subito i resti degli argini del Ru. Sono pietre posate di coltello la cui funzione era quella di impermeabilizzare la parte interno dalla spalletta che tratteneva le acque.

Con in passare del tempo il piccolo muro oppure il terrapieno sul quale passava il sentiero di servizio sono crollati e completamente scomparsi. Rimangono visibili solo alcuni tratti del rivestimento in pietra.

Poco più avanti in corrispondenza dei primi terrazzamenti i resti del ru sono stati cancellati: in Valle d'Aosta fino alla metà del 1900 ogni fazzoletto di terra coltivabile era sfuttato. É molto probabile che non sia passato molto tempo tra l'abbandono del ru ed il suo riempimento per ricavarne terreno coltivabile.

Si può raggiungere la parte finale del Ru del Liex scendendo per poche decine di metri tra gli alberi, lungo una traccia esile, e poi percorere in leggera salita i terrazzamenti fino ad individuare la parte finale del tubo in cemento nel quale è stato incanalato il Ru de Liex.

Ritornati sui proprio passi fino alla palina si procede verso Sud su di uno stretto sentiero che taglia il versante ripido; si attraversa una zona ripida e scoscesa dove gli smottamenti hanno cancellato ogni traccia dell'antica opera idraulica. Ai piedi di un grosso masso si trovani i primi resti del Ru, inconfondibili, con le pietre posate di taglio che sostengono ancor oggi quanto rimane del sentiero di servizio.

Ru du Pan Perdu di Châtillon - sentiero di servizio
Sentiero di servizio del
Ru du Pan Perdu di Châtillon

Alveo del Ru du Pan Perdu di Châtillon
Alveo del Ru du Pan Perdu
di Châtillon

Ru du Pan Perdu di Châtillon nella pietraia
Ru du Pan Perdu di
Châtillon nella pietraia

Poco più avanti, all'inizio di una grande pietraia, appare un altro tratto ben conservato. A causa della vegetazione si procede nell'alveo del canale, dove un tempo passava l'acqua.

Oltre questo punto occorre avere un po' di spirito d'avventura per proseguire: una grossa frana ha completamente asportato il tracciato per diverse decine di metri. Si scende tra i sassi instabili poi si risale aggirando un tratto di roccia fessurata. Solo alcuni ometti indicano la strada. Con un po' di fatica si ritrovano i resti dell'antico tracciato medievale.

Dall'altra parte della valle si vedono in lontananza gli archi del Ru du Pan Perdu di Antey e verso Nord i pascoli di Torgnon con al centro la chiesa parrocchiale ed in alto contro il cielo la cresta della Becca d'Aver ed il Mont Meabé.

In corrispondenza di una curva la traccia scende sotto un tratto crollato del canale poi si risale ma la fatica viene largamente ricompensata dalla visione del tratto più suggestivo di questa escursione: appare perfettamente conservata la sezione del ru che attraversava una pietraia. Si vedono ai lati le pietre posate di coltello a proteggere gli argini e sul fondo la massicciata che doveva servire a ridurre le perdite.

Proseguendo per una decina di minuti si raggiungono le condotte forzate della centrale idroelettrica di Covalou, costruita nel 1926. Uno stretto sentiero passa a valle del muro più imponente di questo tratto del Ru e poi si infila sotto l'arco in cemento armato che sostiene le condotte.

Il primo itinerario lungo il Ru du Pan Perdu di Châtillon finisce qui.

Muri di sostegno del Ru du Pan Perdu di Châtillon
Muri di sostegno del Ru
du Pan Perdu di Châtillon

Arco di sostegno delle condotte forzate della centrale di Covalou
Arco di sostegno delle
condotte forzate

Condotte forzate della centrale di Covalou
Condotte forzate
della centrale di Covalou

Il rientro

Consiglio di ritornare alla partenza ripercorrendo i proprio passi: non avendo un altro paio di occhi piazzati sulla nuca vedrete cose che non avete osservato all'andata.

Per gli amanti dei percorsi circolari segnalo che è possibile un rientro alternativo: si scende lungo le condotte forzate fino ad arrivare sulla sterrata del Ru des Gagneurs, la si percorre verso Nord fino ad arrivare alla strada regionale poi si prosege lungo la strada asfaltata fino all'altezza della Microcentrale Idroelettica dove si prende a destra seguendo sentiero n. 8 che porta al villaggio di Liex.

Curiosità

Risale a febbraio 2003, dieci anni or sono, il mio primo incontro con il Ru du Pan Perdu di Châtillon. Ero salito dalla mulattiera per Promiod fino a raggiungere gli archi dell'acquedotto medievale sopra Isseurie e, grazie all'altimetro da polso, era cominciata a frullarmi in testa l'idea che questa eccezionale opera di ingegneria idraulica non foss'altro che la continuazione del Ru de Lies.

Anno dopo anno, ho percorso a ritroso quantio rimane del vecchio canale irriguo: a monte di Brusoncle-des-Gards, a monte di Brusoncle-des-Janin. Con mio figlio André ho percorso i penultimo tratto in direzione delle opere di presa, interrotto verso Nord delle condotte forzate della Centrale di Covalou.

A gennaio 2013 ho proseguito lungo il tracciato del ru partendo dalle condotte forzate ed arrivando ai terrazzamenti di Liex: la mia ipotesi che il Ru de Lies fosse il primo tratto del Ru du Pan Perdu di Châtillon era corretta.

Con un po' di delusione ho appreso in seguito che Giovanni Vauterin aveva già illustrato la stessa ipotesi giungendo alle mie stessa conclusioni con diversi anni di anticipo.

Bibliografia:

Maria Cristina Ronc, La valle del Cervino, Torino 1990
Crétier Pier-Giorgio (all'anagrafe Piergiorgio), Mulini e Torchi a Saint-Vincent, Imprimerie Valdôtaine, Aosta, 1994, pag. 35
Luca Zavatta, Le Valli del Cervino, L’Escursionista Editore, Rimini 2005, pag. 355.
Giovanni Vauterin, Gli antichi rû della Valle d'Aosta, Le Château edizioni, Aosta 2007, pag. 148.

Cartografia:

L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 7 – Valtournenche Monte Cervino Val d'Ayas ovest – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 5 – Cervino–Matterhorn e Monte Rosa – scala 1:50.000
Comunità Montana Monte Cervino – Foglio 2 media valle – scala 1:25.000

SOPRALLUOGO DEL 7.01.2013
PAGINA DEL 2.02.2013

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