Questa piacevole passeggiata, che inizia a poco più di un chilometro dal B&B Il Canto del Bosco, segue il primo tratto del Ru Pompillard dall'opera di presa all'entrata della prima galleria.
È un itinerario consigliato a tutti che si svolge in massima parte sulla strada di servizio, ormai coperta d'erba, che copre le condotte del ru.
Purtroppo i lavori di sistemazione di questa importante opera idraulica, costruita nel 1409 per portare le acque del Buthier da Valpelline ai pendii assolati ed aridi dei comuni di Quart, Saint-Christophe e Roisan, hanno quasi completamente cancellato le tracce de lavori medievali.
Rimangono di quel lontano passato solo i tratti scalpellati nella viva roccia che si trovano alla fine di questo itinerario, accessibili solo se in possesso di tecniche ad attrezzatura alpinistica.
Peccato perché con una spesa tutto sommato modesta potrebbe essere costruita una via ferrata emozionante e di grande valore storico.
Sotto il tracciato del canale sono ben visibili i ruderi della vecchia fonderia di Valpelline, meritano anche loro una piccola deviazione. Sarebbe una visita veramente piacevole se si provvedesse ad una pulizia anche sommaria dei luoghi ed alla posa di qualche cartello esplicativo.
Attenzione: l'entrata in galleria del Ru Pompillard è esposta a scariche di sassi e crolli. Chi vi si avvicina lo fa rischio della propria incolumità.
Strada inerbita sul Ru Pompillard
Dopo aver parcheggiato l'auto si attraversa il torrente Buthier sul ponte che porta all'area sportiva poi si scende lungo il corso d'acqua sui prati perfettamente rasati fino a raggiungere le opere di presa del Ru Pompillad.
Sono composte nell'ordine da una griglia in ferro posata sul fondo del torrente che raccoglie l'acqua, dal bacino di regolazione della portata e dal dissabbiatore, questi ultimi due coperti da una griglia pedonabile.
Si prosegue verso il fondovalle seguendo il corso del canale completamente intubato. Ad intervalli regolari i pozzetti di ispezione fanno capolino tra l'erba che ha ricoperto la pista di servizio.
Gli alberi cresciuti ai lati formano a tratti dei tunnel freschi ed ombrosi, l'acqua del torrente scroscia poco più in basso. Tra la vegetazione rigogliosa spuntano pezzi di mura slabbrate e un grande serbatoio in cemento: sono quanto rimane della vecchia fonderia di Valpelline.
Sulla destra si stacca il sentiero che scende verso la strada regionale, la strada sterrata piano piano si restringe fino a diventare un viottolo che si ferma davanti all'entrata del primo tunnel nel quale le acque del canale, finalmente libere dalla costrizione dei tubi, prendono un po' d'aria prima di tuffarsi nella pancia della montagna.
In attesa della messa in sicurezza della parte storica è consigliato non procedere oltre questo tratto se non si è dotati di esperienza ed attrezzatura alpinistica.
Entrata primo tunnel Ru Pompillard
Si prosegue lungo il sentiero di servizio al ru. Dopo la prima passerella in legno è stato fissato alla roccia un cavo di acciaio che permette di oltrepassare alcuni stretti gradini scavati nella roccia.
Si sale la scala in ferro ancorata alla roccia poi si percorre una passerella priva anch'essa di parapetto lunga una decina di passi.
Si percorre il vecchio alveo del ru fino ad incontrare il primo tratto scavato nella roccia, da questo punto in avanti si susseguono quasi in un museo a cielo aperto, i diversi tipi di argine impiegati per contenere l'acqua: il semplice terrapieno, le lastre di pietra posate di taglio, i muri i pietra, quelli in cemento diritti, quelli in cemento con la faccia esterna inclinata, i tratti scavati nella roccia e i tratti in cui l'acqua scorreva trattenuta da canalizzazioni in legno.
All'entrata dell'ultima galleria una grande muro in cemento armato taglia in due il vecchio tracciato del Ru Pompillard. Per proseguire la visita del tracciato storico occorre ritornare sui propri passi ed accedere al secondo tratto del ru della strada sterrata che inizia a valle del parafrane di Valpelline.
Primo tratto scalpellato
in roccia del Ru Pompillard
Secondo tratto scalpellato
in roccia del Ru Pompillard
Secondo tratto scalpellato
in roccia del Ru Pompillard
L'8 dicembre 1409 venne autorizzata la costruzione di un canale irriguo sopra il Ru Prévot si trattava del quarto Ru che sfruttava le acque del Torrente Buthier, quello posto più in alto, nel dialetto locale “il ru più alto” suona come “lo pi at ru”.
Dal XVII secolo la parte finale del ru in comune di Quart non venne più utilizzata. Nel 1956 il ru fu nuovamente prolungato fino al torrente di Quart.
Il Consiglio Regionale della Valle d'Aosta nella seduta del 9 novembre 1950 (Verbale disponibile a questo indirizzo) concesse un contributo per l'ampliamento e il prolungamento del Ru Pompillard che irrigava allora circa 200 ettari nei comuni di Roisan, Aosta e Saint-Christophe.
Nel verbale viene riportato che il primo atto di riconoscimento del Ru Pompillard portava la data del 20 maggio 1527 e che a causa delle perdite lungo il canale la portata che alla presa era di 400 litri al secondo si riduceva a 150 al confine tra Roisan ed Aosta.
Oltre al rifacimento delle opere di presa ed all'impermeabilizzazione del tracciato si proponeva lo scavo di 417 metri di galleria per superare i contrafforti rocciosi (costo preventivato 52 milioni di lire) ed il prolungamento del canale fino a Quart (costo preventivato circa 20 milioni di lire).
Ezio-Emeric Gerbore Les rus de la Vallé d'Aoste au Moyen Age, Annales valaisannes: bulletin trimestriel de la Société d'histoire du Valais romand, 1995, p. 241-262, copia digitale disponibile a questo indirizzo:
http://doc.rero.ch/lm.php?url=1000,43,19,1/I-N177-1995-020.pdf
Claudio Filipponi Les canaux d'irrigation alpins, (mémoire),
Institut de Géographie Université de Lausanne, Session
octobre 2003, copia digitale disponibile a questo indirizzo:
http://www.filipponi.info/sito/memoire/Memoire.pdf
Vecchia fonderia di Valpelline
L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 5 –
Gran San Bernardo Ollomont – scala 1:25.000
L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 6 –
Valpelline Saint-Barthélemy – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 5 –
Cervino–Matterhorn e Monte Rosa – scala 1:50.000
SOPRALLUOGO 03.2011
PAGINA DEL 25.04.2012
ULTIMO AGGIORNAMENTO 7.05.2017
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