Inizio del sentiero
per il Rifugio Chiarella
La terrazza del rifugio Chiarella all’Amiante è uno splendido belvedere su alcune tra le più famose cime valdostane: la Grivola cantata da Carducci, la Becca di Nona e il Mont Emilus, descritti da Georges Carrel ed Aimé Gorret.
Dall’ingresso del locale invernale si vedono scintillare sotto il sole i ghiacciai del Mont Velan.
Al valore estetico di questo itinerario si somma quello storico: durante la salita si passa a fianco della casa Farinet che ospitò Luigi Einaudi, il secondo presidente della Repubblica Italiana.
Durante l'avvicinamento al rifugio Chiarella si calcano tutte le tipologie di sentiero presenti in Valle d’Aosta: la strada agricola selciata alla partenza, la bellissima mulattiera incassatra tra i muri a secco che si trova sotto la conca di By, un breve tratto di strada sterrata vicino alla casa Farinet, poi si procede su di un tipico sentiero di montagna in terra battuta che alle spalle dell'ultimo alpeggio diventa sempre più ripido fino a culminare in un breve tratto, scavato in parte nella roccia, e nei 21 gradini della scaletta attrezzata sotto al rifugio.
Dall'inizio del sentiero si percorre la strada selciata fino ad arrivare nei pressi dell'Alpe Pont, si passa sotto la conduttura sostenuta da grossi pilasti in pietra che porta l'acqua all'alpeggio poi altrepassa un bel ponte in pietra e si procede fin sotto alla conca di By.
Il tratto di sentiero
attrezzato con funi e scalini
Il tratto di sentiero
scavato nella roccia
Non appena si arriva al trivio con la strada sterrata si imbocca la strada ripida che passando alle spalle di Casa Farinet raggiunge il villaggio di By. Chi lo desidera può percorrere la breve deviazione sulla sinistra che porta alla Diga di By, un piccolo lago artificiale che ha la forma di un'impronta di dinosauro.
Dalle case di By, seguendo le indicazioni del CAI si sale alle spalle del villaggio ed in corrispondenza della palina della sentieristica si imbocca il sentiero che porta al Rifugio.
L'unico tratto riservato ad escursioni esperti è a pochi minuti dal rifugio, è lungo poche decine di metri ed è stato ricavato scalpellando la roccia friabile ai piedi del tratto attrezzato.
Se venisse posata anche in questo punto la corda azzurra che rende sicura la progressione sui gradini in ferro l'intero sentiero potrebbe essere aperto a tutti gli escursionisti.
Luigi Einaudi passò il Col Fenetre Durand il 26 settembre 1943 per riparare in Svizzera, malgrado la tormenta. Era in compagnia della moglie ed aveva allora 69 anni.
Posti letto del locale invernale
Il tavolo nel locale invernale
Il Rifugio Chiarella viene gestito nei mesi estivi da volontari del CAI di Chiavari, il libro dei rifugio testimonia della loro calorosa accoglienza e della loro ottima cucina.
Luca Zavatta, Gran San Bernardo, Valpelline e conca del Fallère, L’Escursionista Editore, Rimini 2004, pag. 272
L’Escursionista Editore – Carta dei sentieri 5 –
Gran San Bernardo Ollomont – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 5 –
Cervino–Matterhorn e Monte Rosa – scala 1:50.000
SOPRALLUOGO DEL 24.05.2011
PAGINA DEL 4.06.2011
ULTIMA MODIFICA 25.02.2016
Quest'opera di Gian Mario Navillod è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.