Difficoltà: escursionistica

Escursione estiva
al Rifugio Barbustel nel parco del Mont Avic

Dal parcheggio sopra Petit-Mont-Blanc

VERSIONE INVERNALE

MAPPA OSM: RAPIDA DINAMICA

MAPPA REFUGES.INFO: RAPIDA DINAMICA

MAPPA DI GOOGLE TRACCIA GPS (.GPX)

DISEGNO DEL SENTIERO

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partenza: 1760 m circa
arrivo: 2200 m
quota massima: 2309 m
dislivello in salita: 550 m circa
dislivello in discesa: 100 m circa

andata: 1h45
ritorno: 1h15
totale: 3h00

Segnavia: 10, 5.

Tratti difficili: no
Tratti esposti: no
Ombra: no

pericolo caduta massi: no

Periodo consigliato: primavera, estate, autunno.

Da vedere: il rifugio Barbustel, la flora alpina, il Lago Bianco, il Lago Nero, il Lago Vallette.

Itinerari collegati: il lago Combal, il lago di Lod (Lot), il lago di Cortina.

Accesso al punto di partenza:

Uscita autostradale: Pont Saint Martin
Distanza dal casello autostradale: 26.000 km circa
Avvicinamento in auto dal casello autostradale: 0h40'

Distanza progressiva Tempo Indicazioni Lunghezza tratto
0 km 0h00 Dall’uscita autostradale di Pont Saint Martin si gira a sinistra e seguendo le indicazioni per Aosta ci si immette sulla strada statale 26 5.800 km
5.800 km 0h07' Dopo il forte di Bard alla rotonda imboccare la strada regionale in direzione Hone Valle di Champorcher 15.000 km
20.800 km 0h30' Subito dopo l'abitato di Champorcher girare a destra per il Lago Miserin e i villaggi di Grand e Petit Mont Blanc 4.800 km
26.000 km circa 0h40' Si lascia l'auto nel parcheggio dove inizia il sentiero per il rifugio Barbustel e il colle del lago Bianco. -

Parcheggio all'inizio del sentiero per il rifugio Barbustel
Parcheggio

Inizio del sentiero per il rifugio Barbustel
Inizio mulattiera

Introduzione

Questa piacevole escursione al Rifugio Barbustel porta nel cuore del parco del Mont Avic, lontano da auto e impianti di risalita.

I numerosi laghi e la vegetazione ricca di colori rendono questo itinerario indimenticabile. La natura è intatta e panorami sono superbi: dal Lago Bianco i ghiacciai del Monte Rosa sembrano a portata di mano.

Ottima accoglienza e buona cucina al rifugio. Se il tempo lo consente si consiglia di proseguire l'escursione verso il Gran Lago, il più grande bacino naturale valdostano.

Descrizione

Dal parcheggio si attraversa la strada e ci si avvia sulla mulattiera selciata che entra nel bosco. Il primo tratto è abbastanza ripido ma di breve durata.

Dopo alcuni tornanti si esce dalla macchia, la pendenza diminuisce e si raggiunge un bivio sotto i pascoli di Cort, proprio su di una curva a gomito. Si prende a sinistra seguendo il segnavia 10, sopra il sentiero si notano le fioriture rosse del semprevivo e quelle gialle dell'erba pignola.

Si sale dolcemente fino ad arrivare al guado sul torrente Muffé, lo si attraversa e si prosegue sempre sulla destra orografica lungo il sentiero a tratti lastricato che sale con decisione.

Sentiero tra le conifere per il rifugio Barbustel
Tra le conifere

Vicino al bivio per il lago Muffé
In curva

Sulla destra un bosco di conifere offre riparo dal sole cocente, sulla sinistra un rivolo d'acqua scende a cascatelle tra i sassi e le rocce che formano il letto del torrente.

La pendenza diminuisce, si incontra la palina dell'itinerario 10F per il Col Terra Rossa e proseguendo lungo il sentiero si arriva al bivio dove si gira a destra seguendo i segnavia 10 e 10C.

Si guadagna progressivamente quota, si domina dall'alto il valloncello attraversato pochi minuti prima. Sul verde chiaro dei pascoli alpini spiccano i colori più intensi e scuri delle conifere e quelli delle rocce colorate dai licheni.

Si costeggia una parete rocciosa e proprio dove questa si interrompe si arriva al cancello: un sistema ingegnoso permette il transito agli escursionisti e lo impedisce ai manzi che possono così brucare liberamente senza essere sorvegliati dal pastore.

All'interno del parco coesistono pacificamente gli animali selvatici e quelli domestici. Per evitare danni alle zone umide che sono più sensibili al calpestio delle mucche il parco stesso le recinge con dei nastri che le tengono lontane.

Ancora pochi metri di salita e si apre il largo pianoro che accoglie il Lago Muffé. Sulla sinistra, a pochi metri dal sentiero si vedono i ruderi di un alpeggio, in alto la sagoma affusolata del Mont Torretta (2538 m) alla sua destra la sella del Colle del Lago Bianco; alle spalle del lago la Cima Piana (2512 m) con sulla destra la Cima Triomo (2381 m).

Lago Muffé nel parco del Mont Avic
Lago Muffé

Mont Torretta e Colle del Lago Bianco
Colle del Lago Bianco

A pochi passi dalle acque azzurrine del lago una nuova costruzione sta crescendo: senza strade e nel rispetto dell'area protetta, a dimostrazione che con un uso intelligente del territorio possono coesistere agricoltura e turismo naturalistico.

Dal lago Muffé si prosegue lungo il sentiero che porta al Colle del Lago Bianco. Si cammina in mezzo alla prateria alpina punteggiata da pochi larici stentati. La salita è molto dolce, a pochi minuti dal colle si vede sulla destra l’area umida recintata per proteggerla dal calpestio dei bovini.

Poco più avanti un altro cancello artigianale, con una chiusura in gomma, impedisce la fuga ai manzi e permette il transito agli escursionisti diretti al rifugio Barbustel.

Con alcuni tornanti si raggiunge il colle dove si trova una palina della sentieristica e un ometto in pietra.

Sull’altro versante il paesaggio cambia completamente: le ampie praterie lasciano il posto alle rocce montonate e alle macchie di larici e pini uncinati. Dalle conche di sovraescavazione glaciale riempite dall’acqua trasparente sono nati splendidi laghi azzurri e numerose zone umide.

Cancello salendo al Colle del Lago Bianco
Cancello

Dal valico si scende lentamente tra le pietraie dirigendosi in direzione del Lago Vallette che si vede in basso tra i larici. Senza abbandonare il sentiero principale si percorre un’ampia curva verso sinistra arrivando prima ad un alpeggio di recente costruzione e poi al Rifugio Barbustel.

Lago Vallette nel Parco del Mont Avic
Lago Vallette

Il rifugio Barbustel è costruito su un dosso di rocce montonate, a picco sul Lago Bianco, nel cuore del parco regionale del Mont Avic. Dalla piazzola antistante un comodo sentiero porta in pochi minuti al ponte il legno che attraversa il torrente emissario del Lago Nero.

Da questo punto di osservazione privilegiato il panorama è mozzafiato: il cielo azzurro si specchia nelle acque trasparenti del lago, le rocce ofiolitiche rosso mattone circondano i laghi e il loro colore uniforme viene spezzato dai fusti snelli delle conifere che paiono pennellate di verde intenso date da un pittore per movimentare un quadro impressionista.

Sullo sfondo, nelle giornate serene, scintillano i ghiacciai del Monte Rosa, candidi come i fiori acquatici che in estate coprono buona parte del lago e riempiono l’aria con il loro profumo.

Sul caminetto del rifugio sono esposte delle belle maschere scolpite nella corteccia di larice, delle autentiche opere d’arte che meritano una citazione nella raccolta d’arte valdostana.

Lago Bianco nel Parco del Mont Avic
Lago Bianco

Polenta al rifugio Barbustel
Polenta al rifugio

La cucina sforna un’ottima polenta accompagnata da carne o verdure, si possono scegliere vini piemontesi o valdostani, le porzioni sono abbondanti e il prezzo è modesto.

Il gestore, autore con Luca Zavatta della guida del parco del Mont Avic, è prodigo di consigli sulle escursioni da fare nei dintorni. Per chi desidera fermarsi a mangiare in rifugio è consigliabile prenotare: il pranzo viene servito dalle 12.30.

Nell’attesa è possibile visitare il Lago Vallette che dista pochi minuti oppure proseguire lungo il sentiero che porta al Col Mézove e raggiungere il Lago Cornuto o il Gran Lago.

Curiosità

Il parco del Mont Avic fu istituito nell'ottobre del 1989, primo parco regionale valdostano, con lo scopo di tutelare la parte alta del vallone di Chalamy.

Nel 2003 è stato ampliato fino a comprendere anche parte del vallone di Dondena e il lago Miserin. Si è così creata un'unica area di protezione che confina direttamente con il Parco Nazionale del Gran Paradiso, il più vecchio parco nazionale italiano.

Maschere scolpite nella corteccia di larice nel Rifugio Barbustel
Maschere nel Rifugio

Rifugio Barbustel - foto di Marco Griso
Rifugio Barbustel
Foto di Marco Griso

Bibliografia

Naldo Finco, Luca Zavatta, Parco naturale Mont Avic: 22 escursioni e ascensioni, L’Escursionista Editore, Rimini 2006
Luca Zavatta, I monti di Aosta, Cogne, l'Avic e Champorcher, L’Escursionista Editore, Rimini 2001

Cartografia

L’Escursionista Editore – Parco Naturale Mont Avic, Carta dei sentieri – scala 1:25.000
Istituto Geografico Centrale – Foglio 9 – Ivrea Biella – scala 1:50.000
Comunità Montana Monte Rosa – Carta dei sentieri – scala 1:50.000

PAGINA DEL 9.08.2007
ULTIMO AGGIORNAMENTO 3.12.2012

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