Il canonico Georges Carrel

Ruderi del bivacco dedicato al canonico Georges Carrel
Bivacco Georges Carrel

Georges Carrel, canonico, detto l'amico degli inglesi (Châtillon, 21 novembre 1800 - Aosta 23 maggio 1870) è stato un uomo di chiesa, uno scienziato e divulgatore scientifico italiano che ha contribuito in maniera determinante al progresso economico e sociale della Valle d'Aosta.

Crebbe a Valtournenche, ai piedi del Cervino. Studiò nel collegio Saint-Bénin di Aosta e nel Seminario Maggiore della stessa città, divenne canonico di Sant'Orso il 18 maggio 1826, fu ordinato prete l'11 giugno 1826 e priore della Collegiata di Sant'Orso il 24 agosto 1868.

Si laureò in legge all'università di Torino l'8 luglio 1834. Insegnò scienze naturali e diritto ad Aosta, dal 1841 collaborò con il giornale “Feuille d'Annonces d'Aoste” poi con “L'Indépendant” e ”La Feuille d'Aoste” e con i periodici svizzeri la “Gazette du Simplon” e la “Bibliothèque universelle de Genève”.

Fu tra i fondatori dell'”Académie Saint-Anselme” (l'accademia di Sant'Anselmo), costituita il 29 marzo 1855, che si proponeva di incoraggiare gli studi religiosi e scientifici e nel 1858 della ”Société de la flore Valdôtaine” (Associazione della flora valdostana) che aveva come obiettivo lo studio della flora valdostana e la conservazione in un erbario degli esemplari raccolti.

Il 18 marzo 1866 venne nominato socio onorario del Club alpino di Torino, divenuto poi Club alpino Italiano; nello stesso anno grazie al suo interessamento si aprì la succursale di Aosta, la prima in Italia, di cui fu presidente fino al 1870.

Fece parte della “Société géologique de France” (Società geologica di Francia) e della “Société Helvétique des sciences naturelles” (Società elvetica di scienze naturali).

Costruì a sue spese un osservatorio meteorologico ad Aosta che utilizzò dal 1840 al 1870, collaborando con altre 30 stazioni meteorologiche nella raccolta dei dati a livello nazionale, fece edificare, sempre a sue spese, il ricovero di Comboé per ospitare gli scienziati e gli escursionisti che salivano alla Becca di Nona.

Fu amico di Richard Henry Budden, il noto alpinista e filantropo. Nell'estate del 1842 accompagnò il professor James David Forbes sul ghiacciaio della Brenva per delle osservazioni glaciologiche, il 30 giugno 1859 ricevette la visita del famoso alpinista Francis Fox Tuckett che ne apprezzò cortesia e competenza scientifica, pochi anni dopo accompagnò il professor John Tyndall sui fianchi del Cervino.

Collaborò con Jean-Antoine Gal alla redazione del volume “La Vallée d'Aoste” illustrato da Edouard Obert e pubblicato a Parigi nel 1860, libro che fece conoscere al grande pubblico le ricchezze storiche e naturali della Valle d'Aosta.

Targa dedicata al canonico Georges Carrel sul sagrato della chiesa di Valtournenche
Targa dedicata
a Georges Carrel

Il 21 dicembre 1865 entrò nel Gouffre des Busserailles, l'abisso des Busserailles, esplorato su sua indicazione meno di un mese prima, per effettuarne il rilievo e redigerne la descrizione. Fu disegnatore, celebri i suoi panorami dalla Becca di Nona, e fotografo. Nei suoi scritti compaiono osservazioni astronomiche, studi sull'ozono, esperimenti di chimica e fisica. Genio poliedrico si dilettava anche a suonare il flauto.

Promosse la costruzione del ponte in pietra di Pont Suaz sulla Dora Baltea che venne realizzato nel 1860 e della ferrovia Ivrea-Aosta (1886). Con l'appoggio del deputato Laurent Martinet predispose il progetto di massima per il tunnel del Menouve, che avrebbe dovuto collegare l'Italia con la Svizzera ma lavori iniziati nel 1856 si interruppero l'anno seguente: sul lato valdostano vennero scavati 70 metri di galleria, circa la metà su quello svizzero. Promosse la costruzione della strada consortile Châtillon-Valtournenche che fu terminata nel 1891.

Fu uno dei primi non credere nell'inviolabilità del Cervino e a pochi mesi dalla sua conquista lanciò una sottoscrizione per costruire un rifugio a 4114 metri di quota sulla via italiana che venne realizzato nel 1867.

Il 30 luglio 1876 venne dedicata alla sua memoria una lapide nella piazza della chiesa di Valtournenche e lo stesso anno gli intitolarono il rifugio costruito sul Grand Tournalin. Il 19 settembre 1878 venne deciso di ribattezzare la Becca di Nona Pic Carrel ma tale decisione non ebbe seguito, il suo nome rimase legato solo al Colle Carrel che separa il Monte Emilius dalla Becca di Nona.

Curiosità

Sulla vetta del Grand Tournalin Edward Whymper eresse un ometto che si poteva vedere da miglia e miglia di distanza e che avrebbe resistito molti anni se il canonico Georges Carrel non l'avesse fatto demolire perchè disturbava la sua ripresa fotografica del panorama. In questa pagina si trova la descrizione del gustoso episodio fatta da Edward Whymper.

Il canonico Georges Carrel in questa pagina spiega indica quale dovrebbe essere il nome corretto di Breuil-Cervinia.

Principali scritti del canonico Georges Carrel

Lettres à ma soeur sur l'introduction des mesures métriques dans le Duché d'Aoste, Imprimerie Lyboz, Aoste, 1850
Les Alpes Pennines dans un jour, soit, Panorama boréal de la Becca de Nona ..., Imprimerie Lyboz, Aoste, 1855
Introduction à la flore valdôtaine: aux jeunes botanistes, Imprimerie Lyboz, Aoste, 1858
Le gouffre de Busserailles à Valtournenche ..., Imprimerie Lyboz, Aoste, 1866
Ascensions du Mont-Cervin en 1868, Imprimerie Mensio, Aoste, 1868
La Vallée de Valtournenche en 1867, Imprimerie Cassone, Turin, 1868 versione digitale annotata con traduzione italiana a fronte disponibile a questo indirizzo: http://tapazovaldoten.altervista.org/non_tutti_sanno_che/guide-carrel/guide-carrel.pdf (circa 30 MB)
Route consortile de Châtillon à Valtournenche, Imprimerie Mensio, Aoste, 1869

Bibliografia:

Gorret Amé - Bich Claude, Guide de la Vallée D'Aoste, Turin 1877
Carla Fiou, Daria Jorioz, Georges Carrel Scienza e religione in Valle d'Aosta nell'Ottocento, Le Château Edizioni, Aosta, 1999

PAGINA DEL 26.04.2007
ULTIMO AGGIORNAMENTO DEL 16.06.2013

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