L'Abbé Cerlogne
Jean-Baptiste Cerlogne

Note biografiche

Busto dell'Abbé Jean Baptiste Cerlogne
L'Abbé Cerlogne

Jean-Baptiste Cerlogne, l'Abbé Cerlogne (Saint-Nicolas, 6 marzo 1826 – 7 ottobre 1910) è stato il massimo poeta dialettale della Valle d'Aosta. Autore di alcune canzoni, viene ricordato soprattutto per aver pubblicato la grammatica e il primo dizionario di dialetto valdostano.

Frequentò le scuole elementari nel villaggio di Cerlogne dove suo padre, veterano di Napoleone, era maestro. Nel settembre del 1837, appena undicenne, venne inviato a Marsiglia a fare lo spazzacamino. Rientrò nel 1841 ma ripartì in autunno; dopo alcuni mesi passati a grattare la fuliggine nei camini di Marsiglia trovò impiego come sguattero all'Hôtel des Princes. Nel 1845 tornò a Saint-Nicolas dove seguitò a frequentare la scuola di villaggio. Il 4 gennaio 1847 partì da Aosta come soldato di leva per servire il Re Carlo Alberto. Prese parte alle battaglie di Goito e Santa Lucia. In quella di Valeggio venne fatto prigioniero e trattenuto dagli austriaci fino al 7 settembre 1848. Nella sua autobiografia sottolineò l'umanità con la quale venne trattato dall'esercito austriaco. Il 23 marzo 1849 partecipò alla battaglia di Novara, alla fine di settembre venne congedato e rientrò a Saint-Nicolas dove frequentò ancora, più che maggiorenne, la scuola di villaggio.

Nel settembre del 1851 entrò in seminario come cuoco, dove l'anno successivo compose le prime poesie in lingua francese. Nell'agosto 1854 temendo di perdere il posto dopo la morte del Superiore del Seminario si trasferì al pensionato. L'anno successivo morì sua la madre e a luglio lasciò il lavoro in cucina per tornare al paese natale. Nell'agosto 1855 venne richiamato in seminario dove gli offrirono l'incarico di camerario, ma mancando il cuoco Cerlogne fece buon viso a cattivo gioco e riprese il suo posto dietro ai fornelli.

Nel 1855 il Canonico Bérard, credendo di smascherare un impostore lo invitò a comporre una poesia in dialetto sul figliol prodigo, nacque così in una quindicina di giorni “L'Infan prodeggo” (Il figliol prodigo) la prima poesia in dialetto valdostano che venne letta alla presenza di monsignor André Jourdain e del conte Crotti. Nello stesso anno, prima di Natale, compose la poesia “La marenda a Tsesalet” (La merenda a Chesallet) e il vescovo Jourdain si impegnò a sostenere le spese per mantenerlo agli studi.

Dal 16 agosto 1856 Cerlogne lasciò le casseruole e iniziò gli studi sotto la guida del parroco di Saint-Nicolas don Guichardaz. Il 15 ottobre 1859 rientrò al seminario non più come cuoco ma come seminarista. Nel 1861 Cerlogne compose la sua canzone più famosa in dialetto valdostano: La Pastorala (La Pastorale). La melodia è quella di una pastorale suonata all'organo da Tibaldi durante le feste di Natale, le parole vennero pubblicate sul Secolo nel 1884. Nel 1862 sulla stessa melodia compose la Pastorale in lingua francese.

Il 22 dicembre 1864 celebrò la sua prima messa a Saint-Nicolas, il 1° febbraio fu nominato vicario a Valgrisenche dove tradusse in dialetto la Bolla sull'Immacolata Concezione che venne inserita dal canonico Bérard nella raccolta che ne contiene 250 traduzioni in altrettante lingue. Verso la fine di settembre del 1866 fu trasferito a Pontboset, dove ottenne una medaglia al merito civile per l'assistenza alla popolazione durante l'epidemia di colera del 1867. L'anno seguente compose l'inno “Les petits chinois” (I piccoli cinesi) sull'aria “Aveine, aveine ...” (Averne, averne). Dal 19 novembre 1870 venne nominato parroco di Champdepraz dove iniziò la sua carriere di viticoltore dissodando degli appezzamenti incolti.

Nell'ottobre 1879 venne inviato su sua richiesta alla Rettoria di Saint-Jacques d'Ayas dove per quattro anni lavorò alla redazione del dizionario e della grammatica del dialetto valdostano, nel settembre 1883 rientrò a Champdepraz ove compose nel 1886 “Lo Tsemin de Fer” (La ferrovia), l'anno seguente “Le s-ou et le dove comére” (Le uova e le due comari) ”A do dzovenno epaou” (A due giovani sposi) e nel 1888 la “Pastorala di Rei” (La pastorale dei re).

Nel 1889 si trasferì a La Trina di Gressoney in qualità di rettore, nel 1891 a Barbania (TO) dove pubblicò due numeri dell'”Armanaque di Velladzo”, (l'almanacco del villaggio) che nell'edizione del 1893 contiene la “Tsanson de Carnaval” (la canzone di carnevale), sette strofe sul carnevale visto dai poveri. Il 16 giugno 1893 divenne cappellano alle Grangie di Front Canavese dove pubblicò “Le maçon de Saint-Gra” (I muratori di San Grato), il 30 ottobre 1894 si trasferì a Pessinetto dove compose “La vie du petit ramoneur” (La vita del piccolo spazzacamino) e nel gennaio 1896 la “Tsanson de Carnaval” (La canzone di carnevale), che ha il titolo identico a quella del 1893 ed è sempre ispirata dall'ingiustizia sociale che contrappone i potenti ai poveri. Nella penultima strofa di quest'opera l'autore descrive il dramma dell'emigrazione.

Nel luglio 1896 ancora un trasloco, a Cantoira, per soli otto mesi, prima di recarsi a La Calma di Corio dove compose nel 1898 “Cinquantiémo anniverséro de 48” (Cinquantesimo anniversario del '48). Il 12 ottobre si spostò a San Vito per poi rientrare il 12 marzo 1899 a Champdepraz da dove pubblica “il Prete gobbo al gabba preti”. Il 26 agosto 1899 Cerlogne fu nuovamente trasferito, a Canale d'Alba, che lasciò il 12 maggio 1901 per la rettoria di Viéyes dove compose “Le 22 juillet 1901 à Courmayeur” (Il 22 luglio 1901 a Courmayeur) per l'inaugurazione del giardino botanico dell'Abbé Henry, la “La freide poésie” e diverse altre poesie.

Il 30 novembre 1903 entrò nel priorato di Saint Pierre, la casa di riposo dei sacerdoti valdostani in cui compose “Le patois valdôtain” pubblicata nel 1909. In questo testo compare “La fenna consolaye” una canzone raccolta da Cerlogne che secondeo l'Abbé “i nostri vegliardi di 80 anni hanno imparato dalle loro nonne”. Il 6 marzo 1908 lasciò per sempre la casa di riposo e si trasferì prima a Villeneuve ospite di Marius Thomasset poi nella canonica di Saint-Nicolas dove si spense il 4 ottobre 1910.

Canzoni dell'Abbé Cerlogne pubblicate su questo sito

La pastorala di Cerlogne, Pastorale de Noël, Le berdzé.

Imitation de La Marseillaise, La Marseillaise.

La fenna consolaye,

Curiosità

A Saint Nicolas, nei pressi del Bois de la Tour, nel 1914 venne dedicato all'Abbé Cerlogne un busto con iscrizione in francese. Il giornale Le Pays d'Aoste vi rilevò alcuni errori ortografici che vennero in parte corretti. La foto del busto e l'iscrizione si trovano in questa pagina.

Oltre che poeta e viticultore l'Abbé Cerlogne fu anche distillatore di grappa. In questa pagina si trova il testo di una lettera in cui gli si ordina una mezza dozzina di litri del distillato.

Bibliografia digitale

Jean-Baptiste Cerlogne, Dictionnaire de patois valdôtain précédé de la petite grammaire, Imprimerie Catholique, Aoste 1907 versione digitale disponibile a questo indirizzo:
http://www.archive.org/stream/dictionnairedupa00cerluoft#page/n9/mode/2up

PAGINA DEL 15.06.2007

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