Artemisia genipi – Genépy

Capolino di Artemisia genipi – Génepy, genepi, genepi maschio
Capolino di Artemisia genipi

Nome italiano:

Genépy, genepi, genepi maschio

Nome scientifico:

Artemisia genipi

Descrizione e curiosità:

Il Genépy cresce in Valle d'Aosta oltre i 2400 metri di quota. Quando si supera la fascia di vegetazione e si entra nell'alta montagna non è raro trovare i capolini fortemente aromatici che spuntano tra le ghiaie e le sabbie.

È una pianta perenne, solitamente alta dai 5 ai 15 cm che fiorisce da giugno a settembre.

Veniva raccolta in passato dai montanari per insaporire la grappa o per essere usata nella fabbricazione del liquore omonimo. Grazie alla coltivazione dei piante affini i distillatori non devono più fare incetta di questo raro fiore di montagna ma possono limitarsi ad acquistarlo dalle aziende agricole montane specializzate.

Il Genépy agli inzi del 1800

In questa pagina la ricetta contro il raffreddore a base di Genépy.

Ricetta per il Genépy casalingo

In una bottiglia (750 g) di alcool a 95 gradi si mettono a macerare una cinquantina di piantine di génepy per almeno tre settimane. Poi si scioglie in un litro di acqua mezzo kg di zuchero e si porta ad ebollizione. Si lascia raffreddare e si unisce all'alcool aromatizzato filtrando il tutto. Si può gustare dopo alcuni mesi di stagionatura.

La percentuale di zucchero varia a seconda si preferisca un génepy più secco o più dolce. L'utilizzo delle piantine essiccate è preferito dal Poletti, se si impiegano quelle fresche il liquore avrà un colore più intenso.

Bibliografia

Maria Teresa Della Beffa, Fiori di montagna, Istituto Geografico De Agostini, Novara 1998
Silvio Stefenelli, I fiori della montagna, Priuli & Verlucca Editori, Ivrea 1996

PAGINA DEL 7.03.2007

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