André Navillod suona il Baghèt, cornamusa bergamasca
André Navillod suona il Baghèt,
una cornamusa del Nord Italia

Ma mare

La melodia originale in fa maggiore è stata trasportata in sol maggiore per poter essere eseguita con piu facilità dagli strumenti tradizionali. Negli spartiti in formato PDF e PNG si trova la diteggiatura per l'organetto diatonico sotto la notazione musicale moderna.

Il testo in francese antico è stato stampato per la prima volta nel 1555 nella città di Lione. L'autore è Nicolas Martin, cittadino di Saint-Jean-de-Maurienne in Francia dove si presume sia nato all'inizio del 1500.

Nella libro da cui è tratto questo brano sono presenti otto natali in francese antico e otto in patois nella prima parte e tredici canzoni in patois e quattro in francese nella seconda.

Curiosamente le due parti quasi si contrappongono. Ai testi talmente ortodossi dei natali da diventare quasi un catechismo di fede cattolica seguono le canzoni in dialetto dai testi molto liberi e talvolta licenziosi. Il libro ebbe talmente successo da richiedere una nuova edizione nel 1556. Lascio argomentare ai lettori se a causa della prima o della seconda parte.

Questa canzone è l'ottava della raccolta, nel testo è indicata come AUTRE CHANSON (altra canzone) e nell'indice compare con il titolo di Mamare (madre mia).

Nella prima colonna è trascritto il testo originale in dialetto savoiardo con in seconda colonna la traduzione parziale in italiano. Nella terza colonna si presenta la versione in patois di Antey Saint André (Valle d'Aosta) con in quarta colonna la relativa traduzione in italiano.

1 1
MA mare oy ma plein taz Madre mia odi il mio lamento Ma maé sén la mén péna Madre mia ascolta la mia pena
Ie grad paur destre enfeynta Ho gran paura d’essere incinta Zé puéo dé etre piéna Ho paura di essere incinta
De noftroz fachoz vallet, Del nostro spiacevole servo Dé neutro gamo vallet Del nostro cattivo servo
Tati tata toz tetez. Tati tata toz tetez. Tati tata toz tetez. Tati tata toz tetez.
2 2
Tata ma a la mallauraz Mi ha toccato all’ora sbagliata M’a tozé à l’oua grama Mi ha toccato all'ora cattiva
Mo tetez & tetauraz Mi ha tettato e ritettato M’a tozé pé la soutana Mi ha toccato per la sottana
E ma leyffia debouetta E mi ha lasciata nuda M’a lésé dépeugliatà Mi ha lascita nuda
Toz tetet tati tata. Toz tetet tati tata. Toz tetet tati tata. Toz tetet tati tata.
3 3
Lyz chaton de malla forta Questo gattone di sfortuna Cha téta a mémouie qeurta La sua testa dalla memoria corta
Eft tan vegneu a ma porta È tanto venuto alla mia porta Ia tan beusé pé la peurta Ha tanto bussato alla mia porta
Que la leua lo peyclet Che ha tolto il picchetto Qué ia rontu lo loquet Che ha rotto il lucchetto
Tati tata toz tetez Tati tata toz tetez Tati tata toz tetez Tati tata toz tetez
4 4
En me tatent et me oyentaz Toccandomi mi ha unta En me tozen i me biettive E toccandomi mi bagnava
Et en moyntãt e ma poyentaz E ungendomi mi ha punto E bietta i me peugnive E bagnata mi pungeva
Ma leffiaz efcharbouta Lasciandomi a pezzi Mè lesen totta échanca Lasciandomi tutta strappata
Toz tettez tati tata Toz tettez tati tata Toz tettez tati tata Toz tettez tati tata
5 5
Ey neft fi forta ferrura Non c’è così forte serratura Ia po dé seraillé forte Non ci sono forti serrature
Ferrollieriz ne barrauraz catenaccio né chiavistello Férò ou dé greusé porte Inferriate o grosse porte
Que nuureyffet loz guichet Di cui non apra lo sportello Qui lo tégnon loin dé mé Che lo tengono lontano da me
Tati tata toz tettez. Tati tata toz tettez. Tati tata toz tettez. Tati tata toz tettez.
6 6
Touiour e vint a eftrehauraz Sempre veniva fuori orario Vegnive apré la seuja Veniva dopo cena
Et fe cuchet en collouraz E si sdraiava come una biscia Cuzivé commen 'na buia Si coricava come una biscia
Du lon de me a plata Lungo a me, piatto Tot lo lon dé ma cuésa Lungo la mia coscia
Toz tettez tati tata. Toz tettez tati tata. Toz tettez tati tata. Toz tettez tati tata.
7 7
Ellet venu a talhauraz Egli è venuto a quell’ora Y è vigni a la gram'oua È venuto all'ora sbagliata
Quellet caufaz de lenfleuraz Che è causa del gonfiore E m'a fé vigni l'enfloua E mi ha fatto venire il gonfiore
Qui me leuet mon corfet Che mi alza il corsetto Qui fé léva mon corset Che fa alzare il mio corsetto
Tati tata toz tetet. Tati tata toz tetet. Tati tata toz tetet. Tati tata toz tetet.
8 8
Ma mare la ie fui morta Madre mia ohimé son morta Ma maé paè si morta Madre mia così son morta
Sey te plet fe me conforta Per piacere dammi conforto Sopié baille mé conforta Per piacere dammi conforto
Sus fen qui met auenta Per ciò che mi è accaduto Dè sen que mi capità Per ciò che mi è accaduto
Toz tettez tati tata. Toz tettez tati tata. Toz tettez tati tata. Toz tettez tati tata.

La traduzione in italiano e la versione nel patois di Antey Saint André sono di Gian Mario Navillod.

Bibliografia:

Nicolas Martin – Clément Gardet, NOELZ & CHANSONS fac-similé de l'édition de 1555, Imprimerie-Librairie Gardet, Annecy 1973 (testo, traduzioni e trascrizione spartiti)
Nicolas Martin, NOELZ & CHANSONS, A LYON, CHEZ MACE BONHOMME 1556, AVEC PRIVILEGE (consultabile su internet nel fondo Gallica della Biblioteca Nazionale Francese)
Nicolas Martin, NOELZ & CHANSONS, A LYON, CHEZ MACE BONHOMME 1555, AVEC PRIVILEGE (testo e spartiti nella scrittura del XVI secolo)

PAGINA DEL 2.07.2006
ULTIMO AGGIORNAMENTO 5.02.2010

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