André Navillod suona il Baghèt, cornamusa bergamasca
André Navillod

Di mamma di mé vé

Curenta della Val Chisone

La melodia è stata diffusa in valle dal Maestro Raffaele Antoniotti che l'ha utilizzata nei corsi di musica popolare tenuti ad Aosta e dal gruppo di danza popolare http://www.medtrad.it che insegna questa curenta nei corsi di danza e la balla durante le serate folk.

La stessa danza è stata incisa nel 1995 dal gruppo di musica folk Lou Dalfin che l'ha pubblicata nel CD Gibus, Bagase e Bandì con il titolo di "La vaccha mallha" (la vacca mangia). Il testo di questa canzone e altri informazioni sui Lou Dalfin si trovano sul sito ufficiale a questo indirizzo: http://digilander.libero.it/loudalfin/discografia_gibus.htm.

A questo indirizzohttp://www.ballifolk.altervista.org/courenta_val_chisone.html sono raccolti approfondimenti e video per i ballerini che volessero impararla.

Organetto diatonico
Organetto diatonico

Il Signor Arnaldo Monavigili ha inserito su questa allegra melodia una canzone enumerativa che permette di memorizzare i nomi dei principali colori nel dialetto valdostano. Essa fornisce anche una via di fuga canterina alla domanda, un tempo imbarazzante, dei pargoli che desiderano sapere da dove nasce l'uomo (o la donna).

Nell'impossibilità di esibire la parte anatomica, per ovvie ragioni di opportunità, e di procedere alla spiegazione scientifica che non è alla portata di tutti, si suggerisce di ammanire alla prole tale canzoncina che ben presto stancherà e farà cadere gli innocenti tra le braccia di Morfeo.

Con il tempo, crescendo, la domanda esistenziale troverà risposta, e passando dalla grammatica alla pratica anche l'esegesi dell'ultima strofa, apparentemente oscura, sarà facilitata.

Lo spartito è in sol maggiore. Nei formati PDF e PNG sotto la notazione musicale moderna si trova la diteggiatura per l'organetto diatonico.

Di mamma di mé vé Di mamma dimmi un po’
1 1
Di mamma di mé vé Di mamma dimmi un po’
Dé iou qué son sourti lé fraé Da dove sono usciti i (miei) fratelli
Di mamma di mé vé Di mamma dimmi un po’
Dé iou qué ze si sourti mé Da dove sono uscito io

I'itto eun euie avoué l'aula blanze È stata un’aquila dall'ala bianca
Qui vos a porto Che vi ha portato
Bien vitto lo matén Al mattino presto
Su la leuie vos a poso (bis da I'itto ...) Vi ha posato sul balcone (bis da È stata ...)

On conten avoué: Si prosegue con:
2 2
I'itto eun euie avoué l'aula grisa ... È stata un’aquila dall'ala grigia ...
3 3
I'itto eun euie avoué l'aula zona ... È stata un’aquila dall'ala gialla ...
4 4
I'itto eun euie avoué l'aula rossa ... È stata un’aquila dall'ala rossa ...
5 5
I'itto eun euie avoué l'aula néa ... È stata un’aquila dall'ala nera ...
6 6
I'itto eun euie avoué l'aula bleuva ... È stata un’aquila dall'ala blu ...
7 7
I'itto eun euie avoué l'aula verta ... È stata un’aquila dall'ala verde ...
8 8
La bella maé qui sén ... La suocera che sente
Campé à téra totta la lanna Butta a terra tutta la lana
La bella maé qui sén La suocera che sente
Campé à téra e greugné lé den Butta a terra e digrigna i denti

Ze crégnivo e zé la conferma Temevo e ne ho conferma
Qué lé ten mino Che i tuoi bambini
Ié po lo mémo usé Non è lo stesso uccello
Que giu in téra les a portò (bis da ze crégnivo) Che in terra li ha portati (bis da Temevo)

Testo di Arnaldo Monavigili Traduzione di Gian Mario Navillod

Discografia:

Lou Dalfin, GIBUS, BAGASE e BANDI', Baracca e Burattini , 1995
Lou Dalfin, La flor de lo dalfin, UPR folkrock, 2001

Bibliografia:

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PAGINA DEL 12.03.2008
ULTIMO AGGIORNAMENTO 28.12.2013

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