La canzone partigiana conosciuta come Bella ciao deriva dall'unione di due canzoni popolari. Il testo è un adattamento della canzone Fiore di tomba, diffusa e cantata sia in Italia che in Europa. La melodia, accompaganta dal battito di mani così poco diffuso nella tradizione popolare italiana, è stata per diverso tempo un problema per gli studiosi della storia della musica. Si è pensato ad un'origine slava, mai confermata ma riscontrata in altre canzoni partigiane o ad un'evoluzione di una canzona di risaia raccolta da C. Bermani che a seguito di controlli più approfonditi risultò composta dal mondino Scarsani di Gualtieri nell'immediato dopoguerra.
La soluzione del piccolo enigma è stata forse trovata con la canzone “La me nona l'è vecchiarella” diffusa del nord Italia; la melodia è pressochè identica, era senz'altro diffusa prima della seconda guerra mondiale ed è cantata dai bambini come una filastrocca. I bimbi si mettono l'uno di fronte all'altro e accompagnano la canzone con il battito delle mani in questa sequenza:
1 sinistra primo bimbo con destra primo bimbo - sinistra secondo bimbo con destra secondo bimbo;
2 sinistra primo bimbo con destra secondo bimbo – destra primo bimbo con sinistra secondo bimbo;
3 sinistra primo bimbo con destra primo bimbo - sinistra secondo bimbo con destra secondo bimbo;
4 destra primo bimbo con destra secondo bimbo;
5 sinistra primo bimbo con destra primo bimbo - sinistra secondo bimbo con destra secondo bimbo;
6 sinistra primo bimbo con sinistra secondo bimbo;
7 da capo
Delle due versioni citate da Roberto Leydi e diffuse a Trento e Ripalta Nuova (Lombardia) riporto la prima, raccolta P. Guadagnolo nel 1965.
La melodia è in do maggiore. Negli spartiti in formato PDF e PNG si trova la diteggiatura per l'organetto diatonico sotto la notazione musicale moderna.
Nella prima colonna è trascritto il testo originale nel dialetto di Trento, nella seconda colonna si trova la traduzione in italiano e nella terza colonna il testo di Bella ciao cantato ad Antey Saint André.
La me nòna l'è vecchierèlla | La mia nonna è vecchiarella | Bella ciao |
| 1 | |
La me nòna l'è vecchierèlla | La mia nonna è vecchiarella | Una mattina mi sono alzato |
la me fa ciau | Lei mi fa ciao | O bella ciao |
la me dis ciau | Lei mi dice ciao | Bella ciao |
la me fa ciau ciau ciau | Lei mi fa ciao ciao ciao | Bella ciao ciao ciao |
La me manda a la funtanèla | Mi manda alla fontanella | Una mattina mi sono alzato |
A tor l'acqua per desinar | A prendere l'acqua per pranzare | E ho trovato l'invasor |
| 2 | |
Fontanèla mi no ghe vago | Alla fontanella io non ci vado | O partigiano portami via |
la me fa ciau ... | Lei mi fa ciao ... | O bella ciao ... |
Perché l'acqua la me pol bagnar | Perchè l'acqua mi può bagnare | che mi sento di morir |
|
3 | |
Ti darò cincento scudi | Ti darò cinquecento scudi | E se io muoio da partigiano |
la me fa ciau ... | Lei mi fa ciao ... | O bella ciao ... |
Perché l'acqua la te pol bagnar | Pechè l'acqua ti può bagnare | Tu mi devi seppellir |
| 4 | |
Cinque scudi l'è assai denaro | Cinque scudi è assai denaro | (Mi) seppellirai lassu in montagna |
la me fa ciau ... | Lei mi fa ciao ... | O bella ciao ... |
Perché l'acqua la me pol bagnar | Perchè l'acqua mi può bagnare | Sotto l'ombra di un bel fior |
| 5 | |
Alor corro a la fontanèlla | Allora corro alla fontanella | E le genti che passeranno |
la me fa ciau ... | Lei mi fa ciao ... | O bella ciao ... |
A tor l'acqua per desinar | A prendere l'acqua per pranzare | Diranno che bel fior |
|
||
E questo è il fiore del partigiano | ||
O bella ciao ... | ||
Morto per la libertà |
Testo e melodia de La me nòna l'è vecchierèlla
sono tratti da: Roberto Leydi con la collaborazione di
Sandra Mantovani Cristina Pederiva, I canti popolari italiani 120
testi e musiche, Oscar Mondadori, Milano 1973
Traduzione italiana di Gian Mario Navillod
Del testo di Bella ciao vi sono numerose versioni. Ne trovate due leggermente diverse sul
sito dell'ANPI
(Associazione Nazionale Partigiani d'Italia) e su Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Roberto Leydi con la collaborazione di
Sandra Mantovani Cristina Pederiva, I canti popolari italiani 120
testi e musiche, Oscar Mondadori, Milano 1973
Tito Gotti, Luciano Marisaldi, Franca Mazzoli, Roman Vlad, Percorsi nella Musica, ed. Zanichelli, Bologna 1987
ULTIMO AGGIORNAMENTO 4.08.2006
Quest'opera di Gian Mario Navillod è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione 4.0 Internazionale.